Anche Corvara punta sugli speed check per frenare le auto

Il Comune imita Marebbe e Ortisei e acquista 5 colonnine Il sindaco Rottonara: «Una collaborazione con Badia»


di Ezio Danieli


CORVARA. Sono stati ordinati, il loro arrivo è prossimo, tanto che sono stati già sistemate le strutture che dovranno sorreggerli. Anche Corvara, come ha fatto di recente il Comune di Marebbe e dopo analoga decisione presa da Ortisei, si affida agli speed check per cercare di frenare la velocità che è spesso elevata su diverse strade comunali.

Gli speed check, costo complessivo di 7 mila euro circa (iva compresa), saranno posizionati in via Col Alto, all'altezza del villaggio alpino Tempesti, a Colfosco all'altezza della curva che porta alla chiesa, nella zona dello stadio del ghiaccio e nella frazione di Pescosta. Il sindaco Robert Rottonara, che proprio in questi giorni ha avuto i dati delle velocità medie registrate in paese, è convinto che l'opera di prevenzione delle colonnine arancione sarà positiva. “Li tareremo sui 50 chilometri l'ora e sono convinto che raggiungeremo il risultato che ci siamo prefissi. Scambieremo la telecamera che funziona all'interno di ogni speed check con il Comune di Badia, in uno spirito di collaborazione che riguarderà anche il controllo degli abusi nello scarico dei rifiuti”.

Intanto, nel contesto di quello che sarà il traffico nel futuro, è stata fatta un'ampia relazione alla giunta comunale sui punti critici del territorio comunale e sulle singole località. Sono stati identificati e localizzati i nei dello sviluppo urbanistico degli ultimi decenni.

L'architetto Moroder ha presentato le linee guida del Concetto per Corvara, nel quale, oltre a una graduale estromissione del traffico di passaggio dal centro, ha evidenziato l'importanza di una riqualificazione del tessuto edilizio del centro, in vista della possibile creazione di una futura zona a traffico limitato. Infatti l'immagine poco definita e strutturata della parte bassa del paese dovrebbe essere consolidata tramite un addensamento verso l'interno e un collegamento trasversale a cerniera verso gli impianti sportivi e le strutture per il tempo libero posizionati negli spazi aperti a ovest del torrente.

Il nucleo storico nella parte alta del paese va collegato con la parte bassa " tramite un linguaggio architettonico forte che definisca un nuovo polo e formi un'unità dell'insediamento anche con Pescosta. Inoltre, il traffico e i mezzi pubblici dovranno essere regolamentati meglio, specie durante l'inverno".

A Colfosco, secondo il progettista, sarà importante riqualificare il centro storico con la creazione di un polo infrastrutturale, che raccolga attrezzature collettive attorno a una nuova piazza. La realizzazione di un Unesco-Infopoint per il parco naturale Puez-Geisler con museo ed esposizione, una canonica e un garage interrato pubblico dovrebbero ridare centralità al luogo.

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