La sicurezza

Ancora intrusioni alle ex Pascoli: sgomberati i giacigli di fortuna

Sfondata la finestra al piano terra. Trovati materassi e resti di cibo all’interno dell’edificio abbandonato. A maggio i lavori, Cornelia Brugger (circoscrizione): «Poche informazioni, soprattutto per le conseguenze sulla viabilità


Maddalena Ansaloni


BOLZANO. Ancora intrusioni alle ex Pascoli. I residenti di via Combattenti hanno trovato una finestra spalancata all'altezza del terreno che si affaccia sul cortile dell'ex asilo Aquilone. La segnalazione, e i successivi controlli coordinati di questura e polizia municipale, hanno confermato i sospetti: all'interno sono stati trovati materassi, resti di cibo, vestiti e altri oggetti da poter ricondurre ad un rifugio di fortuna.

Nell'edificio, abbandonato da ormai più di dieci anni, ci sono stati diversi altri casi di intrusioni che hanno avuto esiti anche gravi: danneggiamenti, crolli e incendi. Motivo per cui l'intervento tempestivo di sgombero e messa in sicurezza è fondamentale per evitare tragedie. Lucchetti e inferriate non solo servono a poco, ma rappresentano anche una consistente spesa pubblica. Per gli abitanti della zona la situazione sta diventando insostenibile: sono continue le segnalazioni di vandalismi, sporcizia e addirittura escrementi, lasciati a degradare diverse aree intorno all'edificio. I mucchi di immondizia accanto alla magnolia centenaria, recentemente rimossi da un intervento di bonificazione, stanno rapidamente tornando a formarsi. L'abbandono, si sa, richiama abbandono, e una zona un tempo fiore all'occhiello di Gries deve fare i conti con una struttura ogni giorno più fatiscente. Ma per quanto ancora?

I lavori

Come riportato nei giorni scorsi dal nostro giornale, i lavori sono previsto tra maggio e l'inizio dell'estate. Sono questi quindi i giorni decisivi per definire e mettere in ordine tutte le questioni. «Ancora non abbiamo certezze su come si svilupperanno», spiega la presidente di circoscrizione Gries - S. Quirino Cornelia Brugger, «Che effetto avranno sul traffico, sui parcheggi e tutto ciò che un'opera grande come questa può comportare. Sarebbe bello che i cittadini fossero più coinvolti, e soprattutto più informati. Per questo alla prossima riunione di circoscrizione, farò di tutto perché sia presente qualcuno dentro al progetto: l'architetto oppure i tecnici, in modo da riportare ai residenti più notizie».

Per quanto riguarda la sicurezza dentro e intorno all'edificio, la presidente di circoscrizione sottolinea l'importanza dei controlli: «Purtroppo non è il primo caso di intrusioni. E visto che l'edificio non ha più ricevuto sopralluoghi per crolli e sicurezza, soprattutto all'interno, può rappresentare un vero pericolo per chi scegli di entrarci abusivamente». D'altra parte gli incendi, numerosi in passato, rappresentano un pericolo anche per i residenti della zona. «Assolutamente», prosegue Cornelia Brugger, «Motivo per cui siamo sollevati dall'avvicinarsi dei lavori, sperando migliorino al più presto la situazione».

La fine dell'emergenza freddo

Manca meno di un mese alla chiusura dei centri per l'accoglienza freddo: aperti d'inverno per ospitare le persone senza fissa dimora. Lungo l'Isarco, anche nell'area sgomberata da poco all'imbocco dell'arginale, stanno cominciando a ricomparire tende e rifugi di fortuna. In settimana è prevista una riunione tra il Comune e l'assessora provinciale al Sociale, Rosmarie Pamer, anche per discutere dell'emergenza freddo. In vista della chiusura il 30 aprile.













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