Asparagi e cucina un business da 500 mila euro

Terlano: inaugurato il calendario di eventi fino a fine maggio, importante giro d’affari per contadini, ristoranti, negozi


di Antonella Mattioli


TERLANO. Quindici produttori, dieci ristoranti, sei negozi distribuiti tra Terlano, Vilpiano, Settequerce: è la «squadra», impegnata da oggi e fino alla fine di maggio, a vendere e trasformare in raffinati piatti, accompagnati da un Sauvignon leggermente fruttato studiato ad hoc, i circa 700 quintali di asparagi che si producono nella zona. Si calcola che il giro d’affari si aggiri intorno ai 500 mila euro. Ieri, a Terlano, la presentazione delle Settimane degli asparagi, frutto di una collaborazione tra operatori economici che quest’anno festeggia il trentennale. Tutto ruota intorno agli asparagi Margarete, il marchio di tutela che prende il nome dall’ultima regnante del vecchio Tirolo che abitava il castello sopra il paese.

La produzione 2013 come si annuncia?

«Le previsioni - spiega Georg Höller, presidente della Cantina di Terlano e responsabile del settore asparagi - sono buone. Le temperature delle ultime settimane hanno rallentato la crescita degli asparagi, ma noi ci aspettiamo un’ “esplosione” nei prossimi giorni, in coincidenza con l’arrivo della bella stagione».

I prezzi?

«Ce n’è per tutte le tasche: si va da 5 euro e 90 a 12,90. Abbiamo dieci diverse scelte».

Attualmente le coltivazioni di asparagi si estendono su un’area di una decina di ettari, ma il potenziale - dicono i coltivatori della zona - è di gran lunga superiore.

«Nella zona di Terlano, Vilpiano, Settequerce su un totale di 900 ettari coltivati a frutteto, calcoliamo che una metà potrebbero essere convertiti in coltivazioni di asparagi».

Ma la linea adottata dai quindici soci che fanno riferimento alla Cantina di Terlano è quella di puntare sulla qualità più che sulla quantità.

«Ciò - spiega Höller - consente ai produttori di avere un buon reddito. Aumentare la produzione significherebbe andare a vendere anche fuori dal nostro territorio provinciale e dover ridurre i prezzi».

Questa filosofia spiega anche la scelta di vendere gli asparagi solo in determinati negozi e ristoranti.

«A partire dalla prossima settimana gli asparagi di Terlano si potranno acquistare anche sui banchi di piazza delle Erbe e in altri negozi “selezionati” della provincia. Lo stesso discorso vale per i ristoranti: oltre ai dieci chef della nostra zona, ce ne saranno altri in provincia che offriranno menu speciali a base di asparagi, ma anche in questo caso vogliamo che siano ristoranti di un certo livello. L’obiettivo è sempre lo stesso: fare in modo che il nostro prodotto venga apprezzato e valorizzato».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità