Austria blindata, ora è caos sui profughi

Kompatscher: «Inaccettabile la messa in discussione di Schengen. L’Italia dovrà fare più controlli ai confini con la Slovenia»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La decisione dell’Austria di sospendere Schengen - con controlli al Brennero già in primavera (secondo la Tiroler Tageszeitung) - ha allarmato anche la giunta provinciale altoatesina, costretta a ridefinire la sua strategia in tema di migranti. Kompatscher è stato a lungo al telefono con il capitano del Tirolo Günther Platter per cercare di capire cosa fare. Il governatore altoatesino ieri è stato attento a non attaccare l’Austria, almeno direttamente. «L’Unione Europea - ha spiegato Kompatscher - non riesce a far rispettare i confini esterni, lasciando campo a soluzioni unilaterali, e a cascata, da parte di singoli Stati membri. Ha iniziato la Svezia, poi è toccato alla Danimarca e alla Germania e ora all’Austria. Quest’ultima ha annunciato un'intensificazione dei controlli al Brennero. E noi dobbiamo farci trovare pronti».

La responsabilità, in sintesi, è dell’Unione europea, ma Kompatscher chiede anche maggior rigore all’Italia al confine con la Slovenia per evitare che gran parte dei migranti in transito sulla rotta dei Balcani arrivi in Alto Adige.

«Se l'Austria chiude i confini a Est - ha spiegato Kompatscher - questo potrebbe spostare verso il nostro territorio una fetta di flussi migratori che attualmente sfrutta la rotta balcanica. In quel caso, anche l'Italia dovrà valutare se adottare le necessarie contromisure al confine con la Slovenia. Ad ogni modo, un eventuale aumento delle persone in transito nella nostra Provincia, bloccate al confine del Brennero per l'intensificazione dei controlli, dovrà essere affrontata a livello nazionale con la ripartizione delle persone fra tutte le regioni italiane».

L’Alto Adige, dunque, non intende accettare passivamente l’arrivo di migliaia di migranti. I profughi, anche quelli in transito, dovranno essere smistati nelle altri regioni. Qualora dovesse arrivare - come pare - un’ondata di migranti per la scelta (discutibile) dell’Austria di blindare i confini secondo Kompatscher dovremo farci trovare pronti ad ogni eventualità. «Da settembre è operativa una task force e se dovesse servire abbiamo già identificato gli areali delle caserme dismesse».

Illustrando la presa di posizione della giunta provinciale sul tema, il governatore altoatesino ha sottolineato che «la messa in discussione dei principi che stanno alla base del trattato di Schengen è inaccettabile, tanto più per una terra come la nostra dove il confine del Brennero ha una valenza particolare anche dal punto di vista storico».

Ribadendo che la questione dei richiedenti asilo può essere risolta solo con una strategia di respiro europeo, il governatore ha ricordato che «sul tema siamo costantemente in stretto contatto sia con il governo nazionale, sia con quello del Tirolo del Nord». Il primo confronto tra le regioni alpine coinvolte si terrà il 25 gennaio a Brdo, in Slovenia. Ci saranno Alto Adige, Trentino, ma anche Friuli, Veneto, Baviera e, soprattutto, i rappresentanti austriaci. «Lì avremo un primo faccia faccia», assicura Kompatscher.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità