Benko, lunedì la firma di Comune e Provincia

Appuntamento a Palazzo Widmann: Penta, Kompatscher e il tycoon sigleranno l’accordo di programma sul progetto di riqualificazione di via Alto Adige


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Intorno a Benko c'è una notizia che riguarda l'oggi e una il domani. La prima è che lunedì 11 alle 11, a Palazzo Widmann avrà luogo la firma contestuale sull'«accordo di programma» tra il Comune (Michele Penta), la Provincia (Arno Kompatscher) e il proponente il progetto (Renè Benko). Non è ancora giunta la comunicazione ufficiale ma c'è l'intesa in agenda tra i tre. La seconda è che il "sistema Areale" ha letto con molto interesse le intenzioni del tycoon di deviare alcuni suoi investimenti sulla grande opera. «Crede nel nostro progetto? Bene. Lo aspettiamo» ha detto ieri Boris Podrecca, l'architetto che ha disegnato l'intervento di 47 ettari che riqualificherà il futuro nord di Bolzano. E anche Gerhard Brandstätter, il primo presidente del consorzio, gli dà il benvenuto perché «gli investitori, anche internazionali, sono la base finanziaria del programma».

La road map del Pru. Dopo l'esito favorevole della consultazione popolare sul progetto di riqualificazione della stazione autocorriere (pru), il commissario straordinario ha subito annunciato di voler procedere con la chiusura della pratica amministrativa. Che prevede, da parte sua, una firma sull'accordo di programma e una delibera per giungere alla ratifica dello stesso. Il primo passaggio avverrà lunedì. La legge impone che l'atto avvenga contestualmente alla presenza dei tre soggetti interessati: i due istituzionali (Comune e Provincia) e quello privato, nello spirito della legge provinciale che regola, appunto, la collaborazione tra pubblico e soggetti privati nelle zone indicate dal piano urbanistico come soggette a piani di riqualificazione. Le firme saranno quelle di Penta, Kompatscher e Benko stesso. L'atto successivo, preannunciato dal commissario, è quello della ratifica finale, a chiusura della procedura. La legge detta un periodo (massimo) di 30 giorni per arrivarci. Ma è quasi certo che Penta non li aspetterà tutti. È infatti molto probabile che il commissario straordinario licenzi la delibera già il giorno dopo, il 12 aprile e che questa sia poi inviata alla giunta provinciale per la ratifica conclusiva da parte dell'altro organo istituzionale coinvolto. C'è solo l'attesa per la seduta di giunta nella quale verrà inserita in agenda la ratifica. A questo punto sarà perfezionato l'accordo. L'ultimo atto previsto dalla legge non riguarda il progetto, che dopo questi due atti è definito e blindato, ma i terreni pubblici interessati al cantiere. Per questi il consiglio comunale ("il prossimo, perché io non ci sarò più" ha detto Penta) elaborerà un bando europeo. Chi offrirà di più eseguirà il progetto. Benko ha già messo sul tavolo 100 milioni ma ha la "prelazione", per legge, su eventuali altre proposte al rialzo in quanto primo proponente. Altra data interessante è quella del 20 aprile. Per quel giorno è prevista la seduta dei giudici del Tar chiamati a esaminare i ricorsi contrapposti sulla legittimità della procedura che ha portato all'aggiudicazione del progetto con la scelta della conferenza dei servizi a favore del progetto Chipperfield.

L'AREALE FERROVIARIO. «Ho letto». Che cosa architetto? «Che il gruppo Benko è intenzionato a investire anche sul mio progetto». E quindi? «Bene, benissimo. Abbiamo bisogno di grandi investitori anche internazionali». Boris Podrecca, il padre del progetto Areale con il collega romano Desideri, accoglie con favore l'intenzione di Benko di inserirsi anche nella grande opera. «Stiamo andando avanti bene- conferma Podrecca - anzi direi che stiamo accelerando. Le Ferrovie mi hanno proposto solo alcune lievi modifiche al percorso dell'”arpa”, poi ci siamo». L'"arpa" è quella curva che i binari della stazione di Bolzano dovranno eseguire per liberare a nord i terreni su cui dovrebbero piovere gli investimenti immobiliari. Nascerà da lì il supporto finanziario per tutta l'operazione che, a spanne, dovrebbe essere intorno al miliardo di costo complessivo. «Ben vengano gli investitori e ben venga Benko - aggiunge l'architetto - perché quello sarà un terreno vergine, come una nuova Brasilia, su cui Bolzano costruirà le sue prospettive nei decenni a venire. E alla fine sono convinto - prosegue- che anche l'operazione sul quadrante di via Perathoner-viale Stazione col nuovo parco e la chiusura al traffico potrà rendere le due zone compatibili. E un buon biglietto da visita per Bolzano». Anche Gerhard Brandsst«ätter, il primo presidente del consorzio Areale vede positivamente l'offerta. «Certo, l'Areale è un progetto complesso che avanzerà per step e sarà diviso in lotti - dice - per cui anche proposte come quella di Benko dovranno essere inserite in un percorso in cui sarà decisivo il controllo complessivo dell'intera cornice di intervento». Si dovrà, in sostanza, procedere per gradi. Ma sapere che, sbloccato il pru, si stanno muovendo gli investitori, e non solo Benko, rende l'Areale un sogno possibile.













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