Biblioteca sotto sfratto, Tosolini non stacca la spina 

La trattativa. Ieri l’incontro dell’assessore Andriollo con la Habitat sul destino della Civica  Il costruttore chiede di sapere i tempi precisi di trasferimento nel Polo Bibliotecario



Bolzano. juri Andriollo è uscito dagli uffici della Habitat piuttosto sollevato. Temeva il peggio per la Biblioteca Civica l'assessore. Invece no. «Pietro Tosolini si è mostrato comprensivo per la nostra situazione», così Andriollo, «Mi ha assicurato che lo sfratto verrà valutato con tempi e modi più morbidi». I tempi erano precisi, fino a ieri: nell'ottobre di quest'anno scadrà il contratto per alcuni locali, nel 2020 per il grosso della biblioteca e nel 2021 per gli ultimi spazi. «Ma l'imprenditore ci ha anche detto», aggiunge Renzo Caramaschi, «che dovremo dirgli al più presto quali sono i tempi per il trasferimento della struttura dal suo immobile all'ex Ina al nuovo Polo delle ex Pascoli». Il sindaco aveva concordato con Andriollo i termini della trattativa e i due si sono subito consultati, appena concluso il vertice. Si sono confrontate alla Habitat due esigenze: Tosolini vuole, come è ovvio, sfruttare il suo immobile e chiudere con il contratto d'affitto, il Comune a sua volta si è trovato stretto dalla crisi di Condotte e dai continui ritardi nei tempi di costruzione del Polo bibliotecario. «Abbiamo letto quello che ha scritto l'assessore provinciale Bessone sul giornale - hanno detto sindaco ed assessore - che ha parlato di conclusione dei lavori e consegna nel 2023. Abbiamo almeno una data. Anche se Condotte ci ha abituato a continui rinvii. Speriamo...». Con questa speranza è stato possibile aprire un tavolo con Tosolini per valutare con più pazienza i calendari di un possibile sfratto. A sua volta la Habitat conta che il municipio provi ad aprirle la strada per una eventuale ripresa di interesse della Provincia per l'ex Ina come sede del nuovo, possibile, museo di Ötzi. «Ma lì decide la Provincia», ha risposto Caramaschi. Il Comune aveva da poco respinto una ulteriore richiesta dell'immobiliare per installare nel suo immobile di fronte al Talvera un centro commerciale. E dopo il ricorso, anche il Tar aveva dato ragione al muncipio. Sembra dunque che le parti abbiano deciso di non andare allo scontro. Si attendono sviluppi da Condotte per stabilire un'agenda più precisa per il trasloco. Certo, conclude Caramaschi, «continueremo a pagare l'affitto alla Habitat. E non è un canone leggero, messo tutto insieme, quasi 500 mila euro». A proposito del polo bibliotecario, Bessone ha dichiarato: «I progettisti di Condotte stanno procedendo alla valutazione dei pareri rilasciati al progetto definitivo inoltrato in sede di gare al fine dell'ottenimento della necessaria variante alla concessione edilizia. La tempistica prevede l'inoltro al Comune della variante alla concessione entro l'aprile 2019. Dopo l'ottenimento della concessione è prevista la verifica di progetto e la firma del contratto. Si stima che l'opera potrà essere terminata entro il 2023».P.CA.

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