Bilancio di assestamento 2020: il Covid ci è costato un miliardo 

Minori entrate, maggiori spese. Kompatscher: «Fino ad ora sono già stati utilizzati oltre 990 milioni di euro» Il presidente: «Continueremo a sostenere imprese, lavoratori e famiglie». La giunta provinciale stanzia altri 97 milioni


Davide Pasquali


Bolzano. Euro più euro meno, finora l’emergenza Coronavirus all’Alto Adige è costata un miliardo. E non è mica finita qui. Motivo per cui si sono già stanziati altri fondi, da qui a fine anno. Perché il virus non è scomparso e dunque ben venga la proroga dello stato di emergenza prospettata dal governo, che consentirà di ampliare la misure a favore di aziende, lavoratori e famiglie. «Se non lo facesse Conte, dovremmo farlo noi», ha chiarito senza mezzi termini il presidente della Provincia Arno Kompatascher, che ieri, a latere della seduta di giunta provinciale, ha presentato il bilancio di assestamento 2020.

Mezzi finanziari a disposizione per il sociale e le famiglie, ma anche nuove misure per affrontare la crisi seguita al lockdown. Sono queste le coordinate di spesa dei circa 260 milioni ancora disponibili nell’assestamento di bilancio per la distribuzione dei quali la giunta si è riunita in sessione chiusa sabato scorso, concludendo i lavori ieri. L’esecutivo aveva già approvato la prima stesura del disegno di legge relativo all’assestamento di bilancio nonché il ddl con le disposizioni collegate lo scorso 23 giugno, ma a causa delle trattative ancora in corso con il governo l'importo finale è stato determinato solo di recente.

Kompatscher ieri ha illustrato in dettaglio i dati definitivi e ha fatto il punto sulle minori entrate e maggiori spese dovute all’emergenza Covid 19. «Tra minori entrate dovute alla riduzione del Pil e maggiori spese arriviamo alla gigantesca somma di 1 miliardo di euro», ha spiegato. «In questo modo abbiamo potuto sostenere i cittadini e le imprese per far fronte all’emergenza», ha aggiunto, specificando che nel calcolo non sono incluse le misure dirette attuate dallo Stato. In particolare, la ripartizione finanze ha finora calcolato mezzi finanziari a disposizione per 1,254 miliardi, di cui 990 milioni sono già stati utilizzati. In particolare 516 milioni sono dovuti a minori entrate legate alla riduzione del Pil e a specifiche misure Covid come il fondo di rotazione per l’economia. Altre misure per l’emergenza per complessivi 189 milioni sono stati previsti con la legge n. 3 del 2020 per i settori economici, la cultura, il fondo di solidarietà bilaterale, premi Covid per i dipendenti della sanità e sostegni diretti alle famiglie. Più di 71 milioni sono stati destinati attraverso la legge n. 4 del 2020 all’Azienda sanitaria e all’Agenzia per la protezione civile.

Nel bilancio provinciale per il 2020 restano quindi disponibili ancora 261,6 milioni di euro. La giunta impiegherà i fondi sia per ulteriori misure Covid (ulteriori 97 milioni) che per spese non correlate al Covid (163,3). In entrambi i casi l'attenzione maggiore, per un totale di 65,4 milioni di euro, è rivolta alla famiglia, al sociale e ai giovani; 29 milioni saranno impiegati in misure correlate al Covid per assistenza sociale, residenze per anziani, assegni familiari Covid, assistenza estiva per l'infanzia, servizi sociali, strutture per i giovani e 36,4 milioni in altre misure non correlate al Covid per assistenza, assegni familiari, lavoro giovanile. Inoltre, 11,6 milioni di euro andranno al settore formazione.

Ulteriori misure sono previste anche per i settori economici intesi in senso ampio. In particolare sono previste spese nei seguenti settori: mobilità (24,4), turismo (17 + 4,7), agricoltura (19,5 milioni), ricerca e innovazione (10,7). Ulteriori 8 milioni di euro sono destinati alla protezione civile; 32,8 milioni sono previsti, infine, per i contratti collettivi nel settore pubblico (personale sanitario, delle case di riposo e della scuola).

La proposta di emendamento alla legge di assestamento di bilancio sarà ora sottoposta all’approvazione da parte del consiglio provinciale.













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