LA MOZIONE DEI FREIHEITLICHEN

Blaas: «Sposi gratis al Giardino vescovile Ma vale per tutti?»

BRESSANONE. «Da quando il Comune autorizza matrimoni o feste di nozze nel Giardino vescovile?»: il quesito è contenuto in una mozione presentata venerdì dai Freiheitlichen che, senza menzionarla...


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. «Da quando il Comune autorizza matrimoni o feste di nozze nel Giardino vescovile?»: il quesito è contenuto in una mozione presentata venerdì dai Freiheitlichen che, senza menzionarla direttamente, fanno riferimento alla cerimonia della figlia del sindaco Pürgstaller, celebrata poco meno di un mese fa a Palazzo Vescovile, edificio di proprietà della Diocesi «ma che nulla ha a che fare - precisa lo stesso primo cittadino - con il Giardino. Chi ha passato questa “velina” al consigliere Blaas questa volta era male informato. In ogni caso non ci vedrei nulla di scandaloso se le coppie interessate decidessero di farsi carico dei costi per rimettere in ordine l’area dopo il passaggio degli invitati».

I Freiheitlichen con la mozione intendevano stuzzicare proprio il sindaco. «Da quattro anni il Comune - scrivono i consiglieri Blaas, Fischer, Messner, Harrasser e Kerer - ha in affitto il Giardino vescovile e i costi, per la mano pubblica, sono di circa 250 mila euro. In realtà, fatta eccezione per alcune visite guidate e manifestazioni non particolarmente significative, l’area - che misura circa 3 ettari - è stata usata poco o nulla dalla collettività. Recentemente, da quanto ci risulta, c’è stata una festa in pompa magna di persone piuttosto note. Sicuramente sarebbe bello poter mettere a disposizione una cornice così suggestiva anche ad altre coppie. Per questo il nostro gruppo consiliare chiede di adottare tutte le misure necessarie, anche dal punto di vista tecnico, per consentire lo svolgimento dei festeggiamenti che seguono le nozze nel polmone verde di Bressanone. E il tutto a titolo gratuito».

Pürgstaller, che cerca (comprensibilmente) di difendere la privacy dei suoi familiari, è convinto in ogni caso di aver agito in modo del tutto corretto. «Siamo stati a Palazzo Vescovile, ospiti del professor Gelmi e della Diocesi. Non abbiamo fatto nulla di diverso o particolare rispetto ad altri brissinesi». Il sindaco, che dice di essersi fatto una lunga risata quando ha letto la mozione di Blaas & Co., non ha però alcuna voglia di raccontare i dettagli di un momento, comunque di festa, come il matrimonio della figlia. «Non vi dirò nemmeno il numero degli invitati. Era la festa di mia figlia e di suo marito, non la mia».

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