BOLZANO

Bolzano, agenti speciali e blindati per proteggere i Mercatini in Alto Adige

Ieri a presidiare il centro storico è comparso un Land Rover Discover Sit in dell’Anpi e cordoglio in Alto Adige: «Colpiti al cuore i nostri valori»


di Alan Conti


BOLZANO. L’attentato a Berlino ha scosso tutti, soprattutto chi è abituato ad avere un mercatino di Natale nel cuore della propria città.

Berlino, il tir della strage è passato per il Brennero Venerdì alle 18 il transito sul confine: era partito da Torino

Le reazioni sono state immediate: la Francia, ad esempio, ha alzato i livelli di sicurezza nelle città che ospitano le bancarelle. In Alto Adige l’attenzione è già massima con i migliori agenti del Paese distribuiti nelle varie città, Bolzano compresa. A coordinare il piano di sicurezza è il questore Lucio Carluccio in accordo con il prefetto Elisabetta Margiacchi. «In questo periodo i Mercatini sono l’evento con il maggiore afflusso sul territorio. Per questo abbiamo con noi un gruppo selezionato dell’Uopi (Unità operative di primo intervento). Agenti selezionati da una commissione specifica con medici e psicologi. Sono addestrati per mesi con i Nocs, il nucleo d’eccellenza».

Una particolare attenzione è rivolta anche all’antiterrorismo: «C’è un nucleo predisposto all’antisabotaggio con un robot pronto ad intervenire al minimo allarme proveniente da pacchi o borse abbandonati in zone in cui si potrebbero nascondere ordigni». Pronti ad intervenire anche i tiratori scelti: «Sì, uomini specializzati con fucili ad alta precisione che sono in allerta. Ovviamente non c’è ragione di schierarli militarizzando la zona ma sono in grado di essere operativi molto velocemente».

Ieri intanto, in piazza Walther, è comparso un Land Rover Discover blindato che raramente si era visto in precedenza. «Si tratta di un mezzo in uso all’Uopi con una blindatura totale, molto simile a quella dei mezzi militari. Le volanti hanno una blindatura più leggera rispetto al Discover. Hanno il parabrezza anti proiettile».

A fare la differenza è anche l’equipaggiamento.

«Hanno giubbotti anti-proiettile di ultima generazione, molto leggeri e hanno in dotazione armi specifiche».

Insieme alle squadre speciali c’è anche la dotazione “ordinaria”. «Con noi abbiamo gli uomini del reparto prevenzione crimine di Padova - continua Carluccio - e possiamo contare sul prezioso supporto di carabinieri e guardia di finanza che presidiano molto bene l’area della Stazione. Sulle auto abbiamo montato il sistema Mercurio per verificare immediatamente i dati delle vetture che incrociamo».

Massima allerta, infine, anche al Brennero: «Abbiamo due equipaggi degli Alpini costantemente operativi al confine e gli uomini della polizia ferroviaria sulla tratta. Sull’autostrada è prezioso il lavoro della stradale».

Il tir al Brennero. Il tir Scania nero che ha ucciso 12 persone ferendone 48 al Mercatino del quartiere Charlottenburg di Berlino è passato per il Brennero venerdì pomeriggio alle 18. A rilevarlo sono gli investigatori che stanno indagando sull’attentato nella capitale tedesca studiando anche il percorso del camion grazie all'ausilio dei satelliti.

Il tir, di proprietà di una ditta polacca, é partito da Torino e si è fermato in Brianza per caricare alcuni pontili d'acciaio. Alle 18 di venerdì, come detto, ha superato il confine con l'Austria. Sicuramente non era ancora stato attaccato e dirottato. Il titolare dell'azienda, infatti, ha sentito l'autista, suo cugino Lukasz Urban di 37 anni, l'ultima volta ieri pomeriggio. Da lì fino allo schianto di Breitscheid Platz è difficile capire cosa sia accaduto.

Il cordoglio delle istituzioni. Gli assessori provinciali Martha Stocker e Richard Theiner, infine, hanno espresso il loro cordoglio per un atto «che colpisce il cuore dei nostri valori e al quale non possiamo piegarci». L’Anpi, invece, ha organizzato un sit in ieri pomeriggio in piazza del Grano. «Un piccolo gesto per dirci contrari a qualsiasi forma di violenza o terrorismo - spiega il presidente Orfeo Donatini - nell’impegno quotidiano a difesa della democrazia e della libertà».

Per il presidente del consiglio regionale Thomas Widmann «è il momento di restare uniti senza lasciarci trascinare dall’odio di fronte a un episodio vile».

 













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