il caso

Bolzano: alcol, botte e cinghiate nelle strade del Centro

Inseguimenti, urla e zuffe continue tra una ventina di stranieri da mezzanotte fino alle 4 del mattino nella zona intorno al Ca’ De Bezzi. I residenti: «Allucinante»


di Alan Conti


BOLZANO. Una notte folle tra la birreria Ca’ de Bezzi e il Museo di scienze naturali. Ore di schiamazzi, zuffe, inseguimenti, discussioni ad alta voce, schiaffi, pugni e perfino cinghiate. L’altra sera è stato impossibile dormire per i residenti di piazzetta Maria Delago, via Andreas Hofer, via Bottai e via Weggenstein. Tra le una e le quattro di mattina, infatti, nello spiazzo e per le strade del centro storico è andato in scena la follia che ha coinvolto una ventina di africani. Tutto sarebbe cominciato dopo l’orario di chiusura della birreria quando in strada si sono riversati diversi africani, alcuni visibilmente alterati dall’alcol, che hanno cominciato a discutere animatamente tra loro rincorrendosi e urlando con atteggiamenti parecchio sopra le righe. Un caos insopportabile che ha spinto alcuni residenti a rivolgersi alle forze dell'ordine. Alle due una pattuglia dei carabinieri ha fatto capolino in piazza riportando la situazione alla calma. Tranquillità che è durata lo spazio di un sospiro perché pochi minuti dopo l'allontanamento degli uomini dell'Arma la situazione è anche peggiorata, complice pure l'arrivo di alcuni pusher magrebini che gravitano in zona. La tensione si è alzata e alcuni dei contendenti sono venuti alle mani con pestaggi e aggressioni. Un abitante della zona riferisce di aver assistito a una violenta colluttazione a colpi di cinghiate: «Una situazione allucinante e mai vista in una città tranquilla come Bolzano». Qualcuno, esasperato dalle urla, ha gettato secchiate d'acqua dalle finestre nella speranza, vana, di allontanare i facinorosi. Non bastasse il quadro di grande confusione ecco che i protagonisti hanno alzato la musica ad altissimo volume sfruttando la connessione wi fi libera messa a disposizione dal Museo di scienze naturali.

Sfibrati gli abitanti sono tornati a chiamare le forze dell'ordine: alle 4 i carabinieri sono partiti per tornare in zona, ma la pattuglia è stata costretta a deviare per un'emergenza in via Alto Adige e una volta arrivata in piazzetta Delago non ha trovato più nessuno. Tra i contendenti ci sarebbero anche quattro profughi che ieri sera non hanno fatto rientro entro le 23 all’Hotel Alpi come previsto dal regolamento, arrivando, invece, alle 4. Gli operatori di Volontarius stanno facendo degli accertamenti per capire dove possano essere stati. Rischiano l’allontanamento temporaneo o l’espulsione dalla struttura.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità