viabilità

Bolzano, basta code in via Einstein grazie ai nuovi svincoli A22 

L’intervento per velocizzare l’accesso al casello ha avuto ricadute positive. Intanto resta ferma la pratica per il nuovo sottopasso: manca il parere dei tecnici sulla falda 



BOLZANO. Quello che (ancora) non fa la Provincia, fa l'A22 in quell'esteso quadrante che costituisce l'accesso a Bolzano sud. Da poco è stato concluso il cantiere per il completo raddoppio degli svincoli da e per via Einstein e che dunque collegano quell'asse di penetrazione verso la Zona e il centro con la MeBo e la "spaghettata". Uno pensa: dunque? Il dunque è che le lunghe code che fino a poco fa intasavano tutto quel settore, tra auto in attesa di lasciare via Einstein e le altre che vi si infilavano per proseguire verso la città, sembrano scomparse.

«Da giorni non si registrano attese per dirigersi verso quella direzione di fuoriuscita dalla Zona» dice Ivan Moroder. Che, come responsabile della viabilità infrastrutturale del Comune, ha seguito la questione con i tecnici dell'autostrada. I quali hanno sì fatto avanzare l'operazione "in quanto" attinente la velocizzazione degli accessi al casello ma, nei fatti e nel contempo, questo cantiere ha dato respiro all'intera viabilità di Bolzano sud. Cosa accadeva? Che la rampa che dal distributore Agip alla fine di via Einstein costituisce la via di fuga verso ovest, si muoveva su due corsie fino ad un certo punto per poi restringersi e divenire per un lungo tratto ad una corsia. Ed era qui che si formava il tappo. Il quale, a cascata, riversava i suoi effetti fino in basso, lungo la direttrice che proviene dal tunnel per San Giacomo.

Cosa è accaduto? Che tutta la strada è diventata a due corsie. Col risultato di azzerare i tempi di attesa e di evitare che via Einstein, già intasata di suo vista la funzione di snodo, rischiava ogni mattina e ogni sera di fermarsi. «I benefici per Bolzano, nonostante l'operazione sia stata concepita come fluidificazione verso i caselli - ha commentato il sindaco Renzo Caramaschi - ha riversato subito i suoi benefici sui nostri assi viari principali in quel settore. Ed è comunque il risultato di un canale di comunicazione tenuto costantemente aperto tra A22 e Comune».

Quest'ultimo inoltre, ha potuto contare sul fatto, non indifferente in questi tempi di magra, che l'investimento per il raddoppio è stato fornito dalla stessa autostrada. Tuttavia, quel quadrante a sud della Zona resta in bilico in termini di futuro possibile. E' infatti ancora ferma sui tavoli degli uffici Ambiente della Provincia la pratica per l’avvio dei lavori per il sottopasso di via Einstein. I tecnici dell'ufficio infrastrutture della Provincia hanno consegnato ormai da mesi le loro proposte per risolvere il problema della falda in quel punto attraverso una integrazione in sicurezza del progetto iniziale. Ma niente ancora è dato sapere sul parere atteso dagli altri tecnici, quelli dell'ambiente.

Uno stallo che inizia a preoccupare. Tanto che, sia in Comune che in Provincia, si attendono una decisione a breve, anche, se non soprattutto, sul tavolo politico. «Non bisogna buttare via il bambino con l'acqua sporca - dice un dirigente di palazzo Widmann - nel senso che il progetto per mettere in sicurezza la falda è completo e giudicato funzionale anche in prospettiva. Occorre si sappia che se il parere blocca tutto sarà necessario gestire la questione assumendosi tutti le proprie responsabilità». Traduzione: se il parere bloccasse il progetto, l'intera Agenda Bolzano, quel vasto accordo infrastrutturale, ne verrebbe inficiato. Perché lo snodo di via Einstein è il presupposto per tutte le altre operazioni verso la città. P.CA.













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