il caso

Bolzano, bomba carta contro la sede della Lega

Pochi i danni, spiega Vettorato. Sul portoncino lasciati adesivi con slogan che negano la pandemia

IL PROIETTILE ALLA REDAZIONE E A KOMPATSCHER: l'autore potrebbe essere lo stesso  



BOLZANO. Pochi giorni fa, mentre in Trentino veniva intercettata una lettera minatoria con proiettile annesso inviata al presidente Maurizio Fugatti, un altro inquietante episodio è stato registrato, davanti alla sede della Lega Alto Adige per Salvini Premier.

Lì, ignoti, hanno fatto esplodere un grosso petardo o, più probabilmente, una bomba carta, davanti proprio davanti al portone.

«L’esplosione ha provocato qualche danno alla porta – conferma Giuliano Vettorato, commissario della Lega per Salvini Premier e vice presidente della Provincia – e abbiamo dovuto chiamare un fabbro per sistemarla».

Che non si sia trattato di una semplice bravata lo raccontano gli adesivi con svastiche e slogan che negano la stessa pandemia, appiccicati proprio sul portoncino, prima di innescare la miccia del piccolo ordigno.

«La condanna è ferma, senza se e senza ma – commenta Vettorato – ci si deve confrontare sul piano della dialettica e noi siamo sempre dalla parte del dialogo, noi stiamo lavorando per garantire la saluta, la tenuta del tessuto sociale ed economico dell’Alto Adige e della stessa Nazione.

L’invito rivolto a tutti è quello di prendere sempre le distanze da atti come questi, non solo se compiuti contro la Lega, ma in generale, da qualsiasi gesto intimidatorio. Perché il silenzio è complice. Chi usa la violenza per imporre le proprie idee sbaglia sempre. Sempre.»

Vicinanza e condanna per quanto successo sono stati espressi dalla senatrice Elena Testor e dal commissario della Lega Trentino, Diego Binelli. 













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