Bolzano come Livigno, Vettori chiede una nuova zona franca 

Bolzano. Bolzano, meglio, l’Alto Adige come una nuova Livigno. Dove la benzina costa meno, il bollo auto neppure si paga e arrivarci è una delizia per le tasche dei turisti. In sostanza: una nuova...



Bolzano. Bolzano, meglio, l’Alto Adige come una nuova Livigno. Dove la benzina costa meno, il bollo auto neppure si paga e arrivarci è una delizia per le tasche dei turisti. In sostanza: una nuova zona franca. Un sogno? Per Carlo Vettori no. Il consigliere di AA Autonomia, chiede, in sostanza, di non muoversi solo nello spiraglio lasciato aperto dalle competenze già in campo, ma di "aprire tutta la porta". Di approfittare delle buone possibilità in essere, quelle già in essere, per allargare le possibilità di movimento concesse dall’autonomia. Che non dovrebbe guardare, per il membro della commissione dei Sei, solo e sempre agli spazi politici ma soprattutto a quelli economici. Un modo, anche, mirato ad allargare il consenso interno e a saldare gli interessi reali dei gruppi etnici conviventi. Risorse? «Ce ne sono già molte - dice- proviamo invece a deviarle in senso virtuoso su terreni capaci di moltiplicarle». Perché quello che mancherebbe alle casse provinciali in termini di entrate, ad esempio col togliere il bollo auto, tornerebbero raddoppiate per via della maggiore attrattività del territorio a tutti i livelli. In primis turistico, visto gli eventuali costi per la benzina, ma anche per varie filiere commerciali, soprattutto legate all’automotive. «Questo è il momento - aggiunge Vettori - di affermare la nostra specialità, per trovare gli strumenti ottimali per una ripartenza economica immediata ed efficace». A questo proposito il consigliere dice di aver ascoltato con interesse la proposta di Urzì, mirata in particolare a cancellare il bollo auto per il 2021, ma secondo Vettori «il consigliere della destra guarda il mondo dal buco della serratura, penso invece sia arrivato il momento di aprire tutta la porta». Oltre l’uscio, per il consigliere di Alto Adige Autonomia, vi sarebbe il disegno di una provincia trasformata in "zona franca", con tutta una serie di prerogative fiscali. Le quali non verrebbero a mancare allo Stato ma sarebbero assorbite dal bilancio provinciale.













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