BOLZANO - IL CASO

Bolzano, dieci ore di attesa al Pronto Soccorso

L'odissea di un malato di Parkinson al San Maurizio raccontata dalla moglie



BOLZANO. Quasi dieci ore di attesa al Pronto soccorso del San Maurizio. A denunciare il caso una bolzanina tornata a casa nel cuore della notte dopo un’attesa infinita vissuta assieme al marito e ad altri pazienti sfiniti.

«La prossima volta vado a Merano, ma sabato quando mio marito è caduto in casa, non potevo accompagnarlo, perché avevo dato il pomeriggio libero alla badante di mia madre. Risultato: ha passato al Pronto soccorso del San Maurizio quasi 10 ore. Che per un uomo di 77 anni con una serie di patologie, tra cui il Parkinson, sono oggettivamente troppe».

Nulla di nuovo dirà qualcuno. Al Pronto soccorso del San Maurizio è la regola soprattutto nel weekend, quando c’è solo il servizio di Guardia medica, per altro bombardata di chiamate, a cui rivolgersi. Ma il fatto che sia la regola aggrava ulteriormente la situazione in una realtà, come quella altoatesina, dove la Provincia investe un miliardo e 300 milioni l’anno per la voce sanità, una cifra che altrove neppure si sognano.

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