BOLZANO

Bolzano, gioielleria derubata in pieno giorno

I ladri colpiscono da Filidei portando via una collana e un bracciale da 5.000 euro, ma i carabinieri ritrovano gli ori sul Renon


di Alan Conti


BOLZANO. I furti non si registrano solo con il locale chiuso, di notte e lontano da sguardi indiscreti. Quello che ha colpito la gioielleria Filidei al civico 3 di viale della Stazione è stato compiuto in pieno giorno, di fronte alla titolare e scappando in mezzo alla gente. “Una novità molto preoccupante – riflette la titolare – che ci mette a rischio. Specialmente per chi, come me, è da sola in negozio”.

L'altro giorno, dunque, tre persone sono entrate nella gioielleria per consegnare un orologio da aggiustare e comprare un braccialetto. “Si trattava di un uomo robusto con una felpa grigia, uno più giovane ed una donna con i capelli biondi legati a coda coperta da un poncho a scacchi bianchi e grigi. La signora aveva anche parecchi tatuaggi sulle braccia: me ne sono accorta provando il braccialetto”.

La visita dei tre, però, era sostanzialmente un pretesto per effettuare un accurato sopralluogo. Quando i tre sono tornati per recuperare l'orologio, infatti, sono subito entrati in azione. Senza farsi vedere hanno infilato un sottile filo d'acciaio nella fessura tra le lastre di una vetrina d'esposizione e, agganciandoli, hanno sfilato una collana ed un bracciale d'oro del valore complessivo di 5.000 euro. Quando si sono dati alla fuga, però, la titolare ha cercato di inseguirli e di fermarli arrivando ad afferrare il poncho della ladra ma senza successo. Ha anche urlato, ma nessuno l'ha aiutata. “E' stato tutto molto veloce, forse non mi hanno sentita oppure non hanno fatto in tempo a reagire. Comunque i ladri sono scappati. Io, oltretutto, ad inizio novembre mi sono rotta il femore e non sono molto agile nei movimenti”.

La storia, comunque, ha un lieto fine perché la denuncia di Filidei ai carabinieri ha portato i risultati sperati. Gli uomini dell'Arma, infatti, sono riusciti a ritrovare la refurtiva sull'Altopiano del Renon e l'hanno riconsegnata alla signora. Molto utili in fase di indagine sono state le immagini del circuito di videosorveglianza che hanno ripreso il colpo e che sono state consegnate ai militi.

L'operazione condotta dai carabinieri, comunque, ha portato alla luce dei risvolti sorprendenti. I tre ladri, infatti, subito dopo il colpo sono riusciti a scappare verso piazza Walther e la folla del Mercatino ha permesso loro di confondersi ed allontanarsi. Il lavoro coordinato del nucleo operativo e radiomobile di Bolzano con le stazioni del capoluogo, Appiano, Renon e Nova Levante ha permesso di individuare i tre responsabili. Avevano trovato alloggio presso una struttura recettiva del Renon. Si tratta di un cittadino polacco residente in Germania di 33 anni, di un tedesco di 18 anni e di una signora tedesca di 31 anni. Perquisendo la stanza dove abitavano i militari hanno rinvenuto, come scritto, i gioielli rubati ma anche arnesi da scasso, bigiotteria varia, monili e grammi di marijuana ed eroina per uso personale. Immediata è scattata la denuncia a piede libero, ma l'aliquota operativa della compagnia di Bolzano si è messa in contatto con la polizia tedesca scoprendo che sui tre pendeva un mandato di arresto europeo.

Si tratta, infatti, dei responsabili di una violenta rapina registrata lo scorso 7 novembre nella città bavarese di Schweinfurt. La banda ha minacciato con un coltello i dipendenti di una Sparkasse in Gustav Heusiger Strasse facendosi consegnare un bottino da 30.000 euro. La denuncia, quindi, si è presto trasformata in arresto con il trio condotto al carcere di Bolzano a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il più giovane dei tre, inoltre, presenta anche precedenti per traffico di sostanze stupefacenti.













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