Bolzano Hockey, all’asta gli attrezzi della palestra

Martedì al Palaonda su disposizione del giudice per risarcire un’azienda tedesca La società ha un debito di 125 mila euro. L’avvocato Moccia: ci sono altri creditori



BOLZANO. All’asta anche gli attrezzi della palestra. Non finiscono i guai finanziari per il Bolzano Hockey. Martedì verranno “battuti” al Palaonda, in via Galvani 4, su ordine del giudice per risarcire una azienda creditrice germanica, gli attrezzi della palestra dei giocatori del club biancorossso. Si tratta di attrezzi per l’allenamento: club bike da palestra (base d’asta da 500 a 1.250 euro); panche per gli addominali (2.000 euro); “vogatori” (partenza mille euro): e ancora panche di vario tipo (da 300 fino a 2.000 euro). L’elenco completo si può leggere sul sito “Aste on line”.

Dieter Knoll, presidente del Bolzano hockey, sotto il profilo sportivo e della passione, non sembra perdere colpi ma - a quanto pare - ha grossi problemi in con operatori economici e ditte con cui ha avuto in passato rapporti di natura commerciale proprio in relazione all’attività della squadra. Che il Bolzano stesse attraversando (finanziariamente) un momento davvero nero lo si era capito già la scorsa estate quando i tifosi sono stati costretti a vivere la solita telenovela sulle possibilità o meno, per i biancorossi, di iscriversi al campionato internazionale Ebel.

«Da solo non ce la faccio, ho bisogno dell’aiuto di alcune grosse aziende altoatesine» aveva puntualizzato lo stesso Knoll lanciando allarmi e appelli. In realtà l’hockey Bolzano non ha ottenuto molti aiuti. Knoll però è rimasto al suo posto riuscendo a trovare la forza per iscrivere la squadra nuovamente nel torneo internazionale. Il punto è che diverse aziende avrebbero maturato nel frattempo forti crediti nei confronti dei biancorossi per merce e servizi forniti e mai pagati. E’ accaduto così anche ad una ditta tedesca specializzata nella fornitura di attrezzi da palestra. Nonostante i problemi finanziari, due anni fa il Bolzano riuscì ad ottenere la fornitura di attrezzatura ginnica per 125 mila euro. Solite firme, solite rassicurazioni, solite rate. Poi, dopo i primi solleciti a vuoto, la vicenda è approdata davanti al giudice ed ora si sta passando all’esecuzione forzata dopo la sentenza ottenuta dall’avvocato Flavio Moccia per conto della società ricorrente.

E così martedì prossimo tutti gli attrezzi ginnici, sistemati nella palestra a disposizione dei giocatori biancorossi al Palaghiaccio di via Galvani 4, saranno messi all’asta per ordine del giudice nel tentativo di recuperare quanto più possibile la somma in sofferenza. «In realtà ho paura che recupereremo gran poco - ha anticipato ieri sera l’avvocato Moccia - gli attrezzi hanno due anni di vita, sono stati usati parecchio e hanno ormai un valore molto inferiore alla stima iniziale».

Gli attrezzi all’asta sono nove. E’ probabile che la ditta creditrice non riesca a recuperare più di 10 mila euro. «Abbiamo cercato di recuperare il credito che vantiamo anche attaccando altre fonti di introito dell’Hockey Club Bolzano come ad esempio gli incassi delle partite - ha rivelato ieri sera l’avvocato Flavio Moccia - ma abbiamo trovato... la coda». Insomma pare proprio che i creditori siano più di uno. Il presidente Knoll, alle prese anche con una stagione agonistica decisamente deludente (rispetto alla cavalcata vittoriosa dello scorso anno) non sembra scomporsi più di tanto.

E’ un commerciante titolare di un’avviata ditta che commercializza auto d’importazione.

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