AMBIENTE

Bolzano, il progetto del Comune: orti urbani sui tetti della zona industriale

Tra le novità anche l'installazione in tutta la città di alveari per la sopravvivenza delle api



BOLZANO. Ampliamento numerico degli orti in diciotto nuove zone, trasformazione dei tetti piani della zona industriale in tetti a verde, installazione in tutta la città di alveari per la sopravvivenza delle api. Sono le novità annunciate ieri dall’assessore comunale Marialaura Lorenzini al convegno sulle città commestibili.

A breve si terrà un ulteriore convegno, organizzato in collaborazione con l’università di Trento, quella di Bolzano, gli agricoltori. «Abbiamo questa zona industriale», ha chiarito l’assessore Lorenzini, «che ha quasi due milioni di metri quadrati di tetti piani. Bolzano, come tante altre città, ha bisogno di qualità».

Il nuovo "Piano Urbano degli Orti 2017-2019" adottato recentemente dal Comune, prevede la realizzazione di aree dedicate alla coltivazione collettiva, in tutti i quartieri della città.

A regime, il numero di orti supererà quota duecento su una superficie complessiva di 4.500 metri quadrati. Coltivare e raccogliere insieme, dando vita a orti collettivi, frutteti pubblici, giardini aperti alla raccolta in aree urbane pubbliche e private: questa è l'idea che sta dietro al concetto di città commestibile, una visione che sta prendendo sempre più piede nelle realtà urbane dove è maggiormente sentita la necessità di condivisione e partecipazione.

Con il piano degli orti urbani 2017 - 2019, il Comune di Bolzano ha deciso di realizzare ulteriori 70 nuovi orti, rispetto ai 130 già esistenti, su una superficie complessiva di 4.500 metri quadrati, in quattro diverse zone della città ancora sprovviste di aree ad uso orticolo. Una ventina i nuovi orti destinati alla associazioni, di cui 2 in via Visitazione, 2 in via Lungo Isarco Destro, 9 in via Gutenberg e 7 in via Castel Weinegg . A questi si aggiungono ulteriori 7 orti per le associazioni a Casanova.













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