BILINGUISMO

Bolzano, la Provincia impugna il decreto che salva i toponimi italiani

Ricorso alla Corte costituzionale contro la decisione del governo di mantenere in vigore il regio decreto fascista del 1925. Polemiche in consiglio provinciale



BOLZANO. La Provincia di Bolzano ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale un decreto del governo, con il quale sono stati salvati in extremis i toponimi italiani in Alto Adige, introdotti sotto il fascismo.

La norma del 1925 era, infatti, finita nell'elenco del decreto 'taglialeggi' del ministro Calderoli e reintrodotto in dicembre all'ultimo momento con il cosiddetto decreto 'salvaleggi'. Circa 29 mila leggi emanate tra il 1861 e il 1947 erano state inserite nel decreto 'taglialeggi' del ministro della semplificazione.

In questa lista si trovava anche l'elenco dei 17 mila nomi italiani per località, fiume e montagne in Alto Adige, il cosiddetto Prontuario di Ettore Tolomei. I partiti di lingua tedesca, per i quali i toponomi italiani introdotti sotto Mussolini restano una ferita mai rimarginata, stavano già esultando, ma dopo proteste da parte italiana il governo era corso ai ripari e aveva salvato con un decreto l'elenco dei toponomi italiani.

La Svp aveva parlato di un 'blitz'. Oggi il consiglio provinciale di Bolzano ha rettificato - con quattro voti contrari ed i restanti voti favorevoli - la delibera della giunta, con la quale impugna il provvedimento legislativo. Il governatore Luis Durnwalder ha detto in aula che ''una cosa sarebbe stato il mancato inserimento nel decreto taglialeggi, un'altra è l'estrapolazione ad un giorno dall'entrata in vigore.

In questo modo, l'Italia democratica ha detto esplicitamente che il decreto regio deve restare in vigore anche in futuro''. Secondo il consigliere Sven Knoll della Suedtiroler Freiheit, il partito della pasionaria Eva Klotz, ''un governo che si dice democratico non puo' ri-approvare misure per l'italianizzazione della popolazione sudtirolese''.

Per Alessandro Urzì (Pdl), in Alto Adige ''c'è un approccio sbagliato al tema della toponomastica, anche nel caso di questa delibera che mira a cancellare il riferimento normativo di un'epoca difficile e controversa, che ha però sostanzialmente cristallizzato un patrimonio linguistico ora in uso corrente da parte delle popolazioni qui residenti''.

In difesa del decreto 'salvaleggi' si e' anche espresso il deputato Giorgio Holzmann (Pdl), secondo il quale si tratta ''di un salvataggio del bilinguismo, che rappresenta uno degli elementi portanti sui quali si basa l'autonomia della nostra Provincia''.













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