Bolzano ora fa da sola, 230 milioni per le opere 

Pronto il Documento di programmazione economica: da piazza Vittoria alle scuole, dal Metrobus all’antico fienile, ecco i fondi. Fondamentali i 100 di Benko e i 18 di Roma



BOLZANO. Bolzano fa da sola. Aspettando Godot-Provincia, forse per la prima volta da un po' di anni, decide paga per le sue opere. E se le paga. Alla fine saranno quasi 230 milioni, spalmati dal 2019 al 2021. Se si pensa che in cinque anni palazzo Widmann ha messo in campo 450 milioni per le infrastrutture di tutto il territorio senza ancora un cent per il capoluogo, si coglie la portata di un netto cambiamento d'orizzonte. Alcune opere sono già avviate, altre lo saranno, alcune finanziate e a bilancio. Sono nel Dup, il documento unico di programmazione economica che sarà discusso in consiglio il 28 agosto, tra un mese. Ma eccole, le cose pronte a partire: 1)piazza Vittoria e Park ( 44 milioni); 2) stadio Druso per parte comunale, 5 milioni; 3) istituto musicale in lingua italiana , 7,5 milioni; 4) ciclabili nuove, 2 milioni; 5) scuole di via Bari tra medie e elementari, 17 milioni; 6) scuole Ada Negri ; 7) funicolare Aslago; 8) nuove corsie via Druso; 9) fienile di Muri Gries , da stimare è programmato; 10) illuminazione, ristrutturazioni e manutenzioni . Uno si chiede: ma da dove arrivano tutti questi soldi? In sostanza da due direttrici. L'esterna sono i 100 milioni di Benko. Sono quelli del pru di via Perathoner ma a questi vanno sottratti i 30 di opere di urbanizzazione che toccano al Comune. «Ma ai quali vanno aggiunti i 18 che noi siamo riusciti ad avere da Roma come contributo proprio per i piani di riqualificazione urbana, i pru appunto...», vuole aggiungere Caramaschi. E ancora i 23 milioni sempre benkiani, giunti dalla vendita del terreno comunale in via Alto Adige finalizzata alla costruzione della terza torre. Poi c'è la direttrice interna. E cioè tutta quella strategia messa in atto dal municipio e dal suo sindaco per estinguere i mutui provinciali ma, nello stesso tempo, mantenendo la contribuzione.

E ancora dai risparmi di bilancio e dalla ricerca di fonti di finanziamento statali attraverso la partecipazione a bandi e fondi governativi. Il risultato è che Bolzano non deve più tirare la cinghia. Erano secoli che non accadeva. Tanto che progetti fermi da lustri, sono stati riavviati con la sicurezza della copertura finanziaria. Il Dup, rivelato nei suoi contenuti programmatici, copre un arco temporale che va oltre il mandato di questa consiliatura. Dunque Caramaschi, il cui incarico scadrà proprio alla metà dell'estensione del documento unico, non vedrà il risultato del suo lavoro? «Ecco, questa è la cosa che più mi agita. Non poter seguire fino in fondo quello che è stato progettato. E ci metto dentro - aggiunge il sindaco - i nuovi poli culturali e anche l'Areale...». Dunque, pensa al secondo mandato ? Qui Caramaschi fa gli occhi dei giorni migliori: «Non ci penso. Ma magari ci penserò...». Forse mano a mano che le opere saranno in via di completamento. Tuttavia vuole far notare, il sindaco, che questa accelerazione municipale in termini di capacità di esborso non significa assenza di dialogo con la Provincia. «C'è molta collaborazione tra me e Kompatscher - precisa - e non è un caso che dai nostri tavoli siano uscite le decisioni programmatiche per le grandi opere, come la ristrutturazione viabilistica di Bolzano sud e la decisione di intubare l'A22». Anche se su questo ultimo passaggio si addensano le nubi della freddezza grillina per i tunnel e l'in-house e la decapitazione dei vertici delle ferrovie, il Comune non vuole abbandonare la prospettiva autostradale. «Non voglio neppure pensare a ricominciare tutto daccapo...» chiosa Caramaschi. Il quale ha anche approvato il piano per spalmare gli interventi finanziari del Dup: 70 milioni il prossimo anno e poi a salire, 80 nel 2020 e 90 nel 2021.

Questo per affiancare le nuove entrate dei fondi governativi e le ultime rateazioni dei pagamenti di Benko per i terreni del pru e di via Alto Adige. Contando sempre che le rassicurazioni di palazzo Widmann sugli interventi in via Einstein , sul ponte per la MeBo e nella direttrice via Siemens-via Grandi-tunnel sotto ponte Roma, siano confermati anche nella prossima legislatura provinciale . «Anche se aspetto ancora l'accordo nero su bianco...». (p.ca.)













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