BOLZANO

Bolzano, referendum Benko: ha vinto il Sì con il 64,39%

Il commissario Penta ha comunicato i dati ufficiali: il sì raccoglie il 64,39% dei consensi (21.911 voti), il no si ferma al 35,33% (12.021 voti)


di Massimiliano Bona e Alan Conti


BOLZANO. Il commissario straordinario del Comune MIchele Penta ha comunicato i dati ufficiali del refrendum sul Pru di via Alto Adige: il sì raccoglie il 64,39% dei consensi (21.911 voti), il no si ferma al 35,33% (12.021 voti). Visto l'esito della consultazione popolare, il commissario firmerà nei prossimi giorni l'accordo di programma che darà il via al progetto di riqualificazione urbana. I votanti compelssivamente sono stati 34.027.

#referendumbenko Ufficiale: vince il sì nella consultazione popolare con il 64,9%

Pubblicato da Alto Adige su Martedì 5 aprile 2016

I dati del referendum scorporati per Circoscrizione.

CENTRO-PIANI-RENCIO: 7.925 favorevoli, 4.653 contrari

OLTRISARCO: 2.469 favorevoli, 1.037 contrari

EUROPA NOVACELLA: 3.332 favorevoli, 1.826 contrari

DON BOSCO: 3.920 favorevoli, 1.679 contrari

GRIES: 4.265 favorevoli, 2.826 contrari

Si farà quindi il grande centro commerciale progettato dal tycoon austriaco René Benko nel pieno centro della città. Si conclude così una vicenda che ha tenuto sotto scacco la politica bolzanina per parecchio tempo, provocando tra l'altro la caduta, l'anno scorso, del sindaco di centrosinistra Luigi Spagnolli, che aveva gettato la spugna proprio per non avere trovato una maggioranza in seno al consiglio comunale a causa dei veti incrociati sulla questione. Il referendum è stato indetto dal commissario prefettizio Michele Penta, dopo che l'iter era stato avviato dal sindaco uscente come ultimo atto della sua amministrazione. Il progetto che ha visto convergere i sì della cittadinanza prevede una spesa di 300 milioni di euro per 260 mila metri cubi.

Le reazioni - il fronte del No

Critici i Verdi: "Nonostante il voto contrario espresso da un Consiglio comunale il 23 luglio 2015 - si legge in una nota -, unica e vera decisione democratica, che decretava la mancanza di interesse pubblico; dopo la riapertura, di dubbio fondamento giuridico, del procedimento nel settembre del 2015 da parte di Spagnolli e Ladinser; dopo una Consultazione popolare indetta dal Commissario Penta, tardiva rispetto al voto già espresso, non equa, come sarebbe previsto per un vero Referendum,  dove si è lasciato “fare” riguardo alla pubblicità ciò che si voleva, senza alcun rispetto e richiamo alle condizioni paritarie; ecco, dopo tutto ciò, le cittadine e i cittadini hanno espresso a maggioranza voto positivo alla realizzazione di questo nuovo centro commerciale e a tutto ciò che comporterà. Questo risultato è un successo per Benko, per Hager, per tutti quelli che hanno lavorato e speso somme ingenti per raggiungere questo consenso.  Accettiamo democraticamente un voto che non possiamo comunque ritenere democratico. Troppa manipolazione, troppo potere sono stati messi in campo. Questo ci fa continuare a dubitare se sia anche un successo per la città, il suo sviluppo, la sua vita quotidiana, i suoi modelli culturali, la sua convivenza, il suo ambiente e la sua democrazia. Sono in questi ambiti le sfide vere di Bolzano 2020, non la cementificazione e la commercializzazione del cuore della nostra città. Più che mai pensiamo sia necessario il nostro sguardo vigile, la nostra serietà e la nostra passione per seguire lo sviluppo di Bolzano. Ci saremo".

Attacchi alle modalità della consultazione popolare anche da Guido Margheri della Sinistra. "Nell'esprimere massimo rispetto e attenzione per chi ha espresso la sua legittima opinione non si può non considerare che l'essenza della cosiddetta "consultazione popolare" messa in piedi dal Commissario Penta dal Presidente della Giunta provinciale e da Benko si riassume nel celebre spot pubblicitario del "Gratta e Vinci": ti piace vincere facile. ‬ Alla fine nonostante l'informazione istituzionale a senso unico, supportata da una costosissima e invasiva campagna pubblicitaria al di fuori di ogni regola, appoggiata convintamente anche dalla maggioranza dei media, delle forze politiche e delle istituzioni, senza dimenticare le BEN 72 ore di apertura dei seggi ha risposto SI esplicitamente solo il 25% degli aventi diritto al "sondaggio" peraltro notevolmente incrementati da sedicenni e pendonari. Il Commissario quindi non è affatto legittimato politicamente, istituzionalmente e anche moralmente a ratificare alcunchè. Sarebbe, anzi, un precedente molto pericoloso che legittimerebbe altre situazioni negative (inoltre le eventuali illegalità non si cancellano a colpi di sondaggi). Le valutazioni a questo punto e le scelte spettano al futuro Sindaco e al futuro consiglio comunale che com'è noto dovranno tener conto anche delle prossime sentenze di alcuni tribunali Ovviamente li aspetteremo al varco anche sulle numerosissime e mirabolanti promesse racontate dal costo marketing che ha caratterizzato questa vicenda. A proposito sarebbe ora che in modo trasparente renderessero noto quanto hanno speso".

Le reazioni - il fronte del sì

Soddisfatta dell'esito del referendum la LIsta civica Con Caramaschi. "La netta vittoria dei favorevoli al progetto Benko è un'ottima notizia per la città di Bolzano, per la sua crescita e per il suo sviluppo. Ora va mantenuto un impegno concreto: rispettare la volontà popolare. Senza sotterfugi e senza giochini della vecchia politica. La nostra lista vigilerà, fino in fondo".
 

Elena Artioli: " "Sul progetto di riqualificazione di Via Alto Adige abbiamo puntato il dito favorevole sin dall'inizio. Ma non ci fermiamo a Benko. Oggi il risultato del referendum è il chiaro messaggio dei cittadini che vogliono rilanciare tutta Bolzano" - sostiene la candidata a Sindaco Elena Artioli. Mentre per il capolista Claudio Degasperi "Restano al palo le minoranze conservatrici di una certa politica:  anziani signori ai quali va comunque l'onore delle armi ma ci chiediamo come farà ora Caramaschi con il suo no, a pretendere di restare ancorati alle logiche dei partiti contrari a tutto ". Per Artioli e Degasperi  si riparte quindi dal prossimo voto di domenica 8 maggio, in preparazione del quale i due esponenti politici hanno previsto una serie di iniziative e incontri con i cittadini sui temi  come la sicurezza,l ordine, la pulizia, l'immigrazione e i servizi agli anziani.

 

 

 

 













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