BOLZANO. Era anche stato educato a non arrabbiarsi troppo una volta riconosciuta la bicicletta della madre rubata pochi giorni prima nelle mani di qualcun altro. Gentilmente un diciottenne trentino si era avvicinato all'uomo chiedendone la restituzione rimediando, però, un cazzotto in piena faccia. A quel punto il giovane si è ripreso, ha giustamente chiamato la polizia di Bolzano e si è messo a seguire lo straniero che si allontanava in sella alla bicicletta di sua mamma. Al telefono, nel frattempo, riferiva dettagli molto precisi di quello che stava accadendo. Il tutto, ancora una volta, in zona stazione.

L'aggressore, sentendosi braccato e senza particolari scappatoie, ha gettato il mezzo addosso ad un'altra persona nella piazza antistante alla stazione e si è dato alla fuga a piedi. All'arrivo i poliziotti hanno subito interrogato l'uomo cui era stata data la bicicletta che ha ammesso di conoscere solo di vista il presunto ladro. Nessun dettaglio né, tantomeno, il nome. La descrizione fornita dal ragazzo, però, era talmente precisa che ha permesso ugualmente agli agenti di trovare il fuggitivo. Anche in questo caso il malvivente, non proprio coraggioso, ha cercato di dileguarsi in tutti i modi ma, bloccato, è stato velocemente portato negli uffici della questura. Sprovvisto di documenti di identità è stato ugualmente identificato in un cittadino algerino di 20 anni con numerosi precedenti di polizia a carico. Inevitabile la denuncia in stato di libertà. (a.c.)