BOLZANO. I residenti avevano notato un sospetto viavai di giovani all'interno del condominio, sempre verso lo stesso appartamento. È stata una segnalazione fatta alla polizia, partita da alcuni cittadini, a far scattare una perquisizione in una casa Ipes in piazza Matteotti. L'attività investigativa ha permesso di scoprire una vera e propria centrale di spaccio: tre involucri di nylon contenenti un etto di cocaina, 50 grammi di hashish, un bilancino di precisione con tracce di altre sostanze stupefacenti e del materiale per il confezionamento delle stesse. Il giro di droga partiva da un giovane bolzanino di 24 anni, considerato il punto di riferimento dei vari "clienti" tossicodipendenti. Sono tuttora in corso ulteriori indagini finalizzate a ricostruire gli abituali assuntori e i canali di approvvigionamento dello spacciatore.

L'arresto è avvenuto venerdì dopo giorni di appostamento da parte degli investigatori della Questura. In poco tempo hanno capito che le informazioni confidenziali dei vicini di casa erano fondate. Gli agenti, infatti, hanno visto uscire e entrare dall'abitazione - più volte durante il giorno - diversi ragazzi già noti alle forze dell'ordine per consumo di sostanze stupefacenti.

Dopo l'attività preliminare, nella serata di due giorni fa, hanno proceduto all'identificazione e al controllo del proprietario dell'abitazione: il ventiquattrenne è stato sorpreso e fermato mentre si trovava nel sottoscala del palazzo mentre rovistava all'interno di una botola di servizio. Si è scoperto inoltre che il ragazzo (C.N. le iniziali) conta diversi precedenti penali e di polizia per spaccio.

In serata, dopo la perquisizione di hashish, cocaina e del materiale per il contrabbando, è stato condotto negli uffici di Largo Palatucci per il prosieguo delle attività di polizia e successivamente è stato trasferito al carcere di Bolzano.

Il questore, Paolo Sartori, ha emesso nei suoi confronti un avviso orale. «Un altro spacciatore cittadino individuato ed arrestato, con sequestro di un consistente quantitativo di droga pronta per lo spaccio sulla piazza bolzanina», il commento di Sartori, «Ciò a testimonianza di come il consumo di stupefacenti in Alto Adige rappresenti un fenomeno tutt'altro che occasionale. Questo sforzo comune non può e non deve venir meno. Non solo per i devastanti effetti che producono sui consumatori, in particolare su quelli di giovanissima età, ma anche per il contesto in cui il traffico di droga trova terreno fertile per la sua diffusione, generando degrado e microcriminalità».