Bolzano: tangenti Ipes, il sindacato difende il direttore generale
Il sindacato dei dirigenti respinge le accuse al presidente e al direttore generale dell'Ipes che ''hanno sempre operato correttamente e nel rispetto della legalità''
BOLZANO. Il sindacato dei dirigenti Ipes prende posizione riguardante la relazione finale della commissione d'inchiesta del Consiglio Provinciale.
Il sindacato respinge le accuse al presidente e al direttore generale dell'Ipes che ''hanno sempre operato correttamente e nel rispetto della legalità'', si legge in una nota.
''L'Ipes - prosegue il sindacato - è un istituto che lavora molto bene come dimostrato dall'ingente patrimonio abitativo che esso ha costruito e che gestisce giorno per giorno, facendosi carico di ogni tipo di problema.
Se nei mesi scorsi qualche dipendente è stato disonesto e ha commesso fatti penalmente rilevanti (cosa non ancora dimostrata dalla Procura della Repubblica) non si possono colpevolizzare né il presidente Albert Puergstaller né il direttore generale Franz Stimpfl; come dimostrato indirettamente dal fatto che la magistratura dopo 8-9 mesi di indagini e di intercettazioni non ha accertato nessun reato né connivenza da parte dei vertici dell'Ipes''.