La classifica

Bolzano, troppi over 60 non si presentano (per paura di AstraZeneca)

L’Alto Adige arretra rispetto alla media nazionale. Franzoni (Asl): «Troppi over 60 non si presentano all’appuntamento. Ed il 25% dei 70 enni non si è vaccinato». Malati cronici under 60 (circa 30 mila): solo 6.457 tra vaccinati e prenotati.



BOLZANO. Vaccinazioni, l’Alto Adige è in affanno. A parlare sono i numeri. L’ultimo report nazionale vede la provincia di Bolzano in fondo alla classifica con 196 mila somministrazioni effettuate da dicembre ad oggi (percentuale dell’80.5%), contro una media nazionale dell’85.6%. Come noi la Sardegna, peggio di noi solo la Sicilia. Eravamo i più virtuosi, saldamente in testa alla classifica, siamo retrocessi tra sentimenti no-Vax e paura di AstraZeneca. A tutt’oggi il 25% dei 70 enni non si è ancora immunizzato ed in generale una grossa fetta di over 60 è restio a farlo.

Assessorato ed Asl hanno aperto l’immunizzazione a tutti gli over 50 (88.500 persone) perchè si è rivelata modesta la partecipazione alla campagna dei malati cronici under 60 (in tutto più di 30 mila persone), chiamati pochi giorni a prenotare. Gli ultimi dati diffusi dall’Azienda sanitaria parlano di 1.220 vaccinati con prima dose al 03 maggio e di 5.237 prenotati. Troppo pochi.

Come mai tanti over 60 “preferiscono” il virus al vaccino?

Patrick Franzoni - viceresponsabile medico del team Covid - dice che accade perchè hanno paura di AstraZeneca. «Quel che è successo nelle ultime settimane con il blocco delle dosi in seguito a rarissimi casi di embolia ed il successivo via libera solo per gli over 60, ha creato disinformazione, legittimi timori e molta confusione tra la popolazione. E così una grossa fetta di over 60 non si presenta proprio. Stiamo facendo il possibile per recuperare anche quel 25% di indecisi tra i 70 enni che devono a tutti i costi prenotare. Se vogliamo uscire dal tunnel dobbiamo vaccinare con tutto quello che abbiamo. Non possiamo metterci a scegliere ... questa dose sì... quella no». Si avvicina intanto la data del 10 maggio, in cui inizieranno i richiami per i docenti vaccinati con AstraZeneca.

A questo gruppo in Alto Adige appartengono 21.346 persone e sono 11.878 (55,6%) quelli vaccinati con la prima. Bisogna capire se si sottoporranno al richiamo o meno, visto che in tanti hanno sopportato anche due giorni di febbre alta. Così Franzoni: «Una buona fetta di personale docente e non docente sta confermando l’appuntamento». I dati - spiegano al ministero della Salute - ci indicano che se non ci sono state reazioni avverse nel primo passaggio, non ci saranno neanche nel secondo.

«Importante sottolineare - continua Franzoni - che la possibile correlazione AstraZeneca e trombosi è riferita solo alla prima dose e non alla seconda». Franzoni conclude spiegando che per colpa di chi non si sottopone ai test nasali e dei no Vax rischiamo di far venir meno il “rischio ragionato” di Draghi: «Attenzione i dati sono in lievissimo aumento. Abbiamo 7 pazienti in Rianimazione, altri 54 negli ospedali e 19 nelle cliniche private. Se non righiamo dritto è un attimo che la situazione peggiori. La popolazione tutta è chiamata alla massima responsabilità, non siamo al “libera tutti”». V.F.













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