Bolzano: uccise la suocera a martellate, il giudice gli concede gli arresti domiciliari

Stefan Kiem, l'omicida di Sarentino che massacrò la suocera con una decina di martellate in testa, ha lasciato il carcere. Per i periti avrebbe compiuto l'omicidio in un momento di corto circuito mentale



BOLZANO. Stefan Kiem, l'omicida di Sarentino che nell'autunno scorso massacrò la suocera con una decina di martellate in testa, ha lasciato il carcere di via Dante a Bolzano ove era rinchiuso dal giorno seguente il delitto.

Poco prima delle 14 il giudice Walter Pelino ha accolto l'istanza di concessione degli arresti domiciliari avanzata dagli avvocati di difesa sulla base dell'esito della perizia psichiatrica disposta dallo stesso giudice.

La perizia (curata dal dottor Raimondo Venanzini specialista in psichiatria e direttore del dipartimento di salute mentale delle Marche) ritiene che l'uomo non fosse in grado di intendere e di volere al momento del fatto. Un responso che pone l'indagato in una posizione di non imputabilità.

Secondo lo stesso perito Stefan Kiem non sarebbe comunque affetto da una vera e propria patologia mentale: avrebbe compiuto l'omicidio in un momento di corto circuito mentale provocato dal forte stress accumulato in precedenza ma non sarebbe socialmente pericoloso.













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