Bolzano: via Roma, pericolo pista ciclabile

L'ultima novità: una brutta variante sul marciapiedi


Davide Pasquali


BOLZANO. Il capoluogo altoatesino non è solo una delle città in cima alle classifiche italiane per numero di piste ciclabili. Si distingue anche per la singolarità delle soluzioni adottate per tenere in vita piste ritenute pericolose, o realizzate in punti da sempre considerati non idonei. Non a livello teorico, dagli urbanisti, ma dagli stessi ciclisti che le utilizzano tutti i giorni. O meglio, che le utilizzerebbero, se non fossero così pericolose. In via Roma in queste settimane si è evidenziato un esempio in tal senso assolutamente illuminante: per evitare che i ciclisti andassero ad incozzare nei pedoni in procinto di salire sull'autobus, si è realizzata una variante. Una sorta di gimkana, su e giù dal marciapiedi. Una cosa simile a quella realizzata in piazza Vittoria, per evitare che i ciclisti si schiantassero sulle auto in arrivo da via San Quirino. Stretta curva a destra, due metri di rettilineo, stretta curva a sinistra. Fra variante e strada, proprio nel mezzo, si è realizzata un'isola pedonale. Teoricamente, questa almeno la convinzione dei bolzanini che la osservano attoniti da settimane, qui si sarebbe poi dovuta realizzare la fermata del bus, posizionata da sempre qualche decina di metri prima, all'altezza del bar Internazionale. Fermata che, però, vai a sapere perché, ancora non è stata spostata. E così, sull'isola pedonale si sono sistemati i bidoni della spazzatura e più di qualcuno vi parcheggia la bici. E fin qui sarebbe niente: un esperimento mal riuscito. Il fatto è che il tentativo di rendere meno pericolosa la viabilità ha generato l'ennesima follia da pista ciclabile. Perché nessuno, ma proprio nessuno, usa la variante. Nessuno sale sul marciapiedi. Nessuno fa la curva stretta a destra e poi quella altrettanto stretta a sinistra, per poi riimmettersi sulla ciclabile. Rimangono tutti sulla carreggiata stradale, dove però, oggi, non c'è più la ciclabile. Motivo per cui i ciclisti sono costretti a gettarsi in strada, a rischio di essere stirati dagli automobilisti o, ancor peggio, proprio dall'autobus. In panne anche gli automobilisti, che si vedono piombare d'improvviso un ciclista in mezzo alla strada e devono frenare o scartare a sinistra, per evitare lo scontro. Il tutto, occorre non dimenticare, mentre sul lato opposto la pista ciclabile attraversa in pieno lo spazio dove i pedoni salgono sui bus. Anche qui, la maggior parte dei ciclisti deve tentare la sorte: o si prosegue dritto sperando che i pedoni stiano attenti, o ci si getta a sinistra, superando l'autobus in mezzo al traffico motorizzato. Qui, come in corso Libertà e molti altri luoghi, le piste non sono ciclabili, ma posti pericolosi.

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