Bressanone: preso col finto permesso invalidi

Ha falsificato il tagliando che aveva la madre ormai defunta. Multa salata e denuncia penale


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Non sembra proprio avere fine il triste fenomeno dei finti invalidi e dell’abuso dei permessi per auto che a Bressanone risulta ancora molto in voga fra turisti e cittadini.

Nonostante le multe per soste abusive sulle piazzole siano aumentate in due anni di oltre il 40%: nel 2011 e nel 2013 i casi sono stati quasi un centinaio. Il fenomeno però ora si è allargato con la contraffazione di questi pass.

La storia in questione risale a qualche settimana fa, quando un agente della municipale durante un normale giro di ispezione si è imbattuto in un caso senza precedenti. Quella Ford Mondeo con targa di Foggia posteggiata in un posto riservato ai disabili lungo via Elvas “puzzava” e l'agente della municipale ha voluto approfondire le sue ricerche.

Tramite un controllo incrociato con il comune foggiano, è risultato che la targa del veicolo godeva sì di un regolare permesso per invalidi, sfortunatamente però questo era stato annullato l'anno precedente in quanto il disabile che ne godeva era deceduto. A conti fatti, non si trattava solo di un abuso del sopracitato permesso, ma anche di un vero e proprio caso di contraffazione con tanto di denuncia penale.

Il permesso dell'invalido originale era stato riconsegnato al comune foggiano con la morta dell'intestatario. Il figlio però, ha voluto fare una copia dello stesso prima di riconsegnarlo, riportando accuratamente sopra di esso timbri e firme amministrative difficili da distinguere dall’originale e chiaramente aggiunte in post produzione con un computer.

Si tratta di M.L. classe 1945, il quale ha cercato di accampare delle scuse ma è poi crollato durante un interrogatorio. Per quello che concerne la sanzione, questa è di oltre 150 euro: 78 per l’uso improprio del contrassegno per disabili (come previsto dal Codice della strada) e altri 78 per il divieto di sosta oltre alla denuncia penale per contraffazione di autorizzazione amministrativa. A tutto questo poi c'è la sottrazione di due punti dalla patente.

Un caso analogo era già emerso nel 2007, quando durante alcuni controlli un agente della polizia municipale aveva notato una certa assiduità da parte di alcuni automobilisti a posteggiare su posti riservati agli invalidi. La cosa che più saltava all'occhio però era che della persona intestataria del permesso di fatto non vi era mai traccia sul momento.

Gli agenti avevano così scoperto che vi erano persone che, senza denunciare al Comune la morte di un parente disabile, utilizzavano il permesso intestato ai defunti per sostare senza problemi.

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