Brunico vuol rilanciare la Mattei

Per non chiudere, la sede distaccata della scuola di Bressanone ripensa corsi e gestione degli spazi


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Il futuro della sezione distaccata di Brunico della scuola professionale in lingua italiana "Enrico Mattei" di Bressanone sarà al centro di “una valutazione complessiva per poterne garantire l'esistenza”. Sita in via Verdi, in un edificio di proprietà della famiglia Mutschlechner, la sede distaccata della scuola professionale vive un presente segnato dal calo della popolazione di lingua italiana da una parte e dall'aumento delle offerte di formazione, anche bilingui, dall'altra e tutto questo fa sì che l'attività didattica generale organizzata dall’Istituto professionale italiano di Brunico ne risenta sensibilmente.

Il programma dei corsi della Scuola “Enrico Mattei” e l'ospitalità che essa offre ai corsi organizzati da altri enti o associazioni sono ancora consistenti, come afferma il direttore Alberto Conci: "L'attività a Brunico è calata, è vero, ma la sede resta pur sempre attiva. Per esempio, veniamo da due anni in cui abbiamo ospitato un corso per il reinserimento nel mondo del lavoro per le donne finanziato dal Fondo sociale europeo, mentre di nostro organizziamo ogni anno almeno 4/5 corsi brevi delle più svariate tipologie: dall'AutoCad all’informatica, dalla formazione professionale continua fino alla sicurezza sul lavoro. Oltre a questo, le nostre aule hanno anche ospitato corsi di formazione permanente per il personale dell'Azienda sanitaria pusterese e corsi organizzati dall’Ufficio del lavoro e sono sede fissa delle lezioni Upad. Proprio in questi giorni, poi, ho avuto un colloquio con la Caritas provinciale, che sta pensando di programmare e svolgere a Brunico dei corsi di vario tipo per i richiedenti asilo ospiti a Vandoies e a Brunico ormai da più di 60 giorni".

Quello che è altrettanto certo però è che, anche con questi tassi di occupazione, urge una riflessione che coinvolga non solo l'Istituto brissinese, se si vuole garantire la permanenza futura a Brunico della Scuola “Enrico Mattei”.

Ne è convinto anche il direttore Conci: "Certamente il futuro della sezione distaccata di Brunico è quanto meno da ripensare. Sulla base della nostra ma anche delle altre attività che vi si possono svolgere e anche in sintonia con gli interessi della proprietà, che ha manifestato anche l'intenzione di operare interventi sullo stabile. Nei prossimi giorni avrò un incontro con gli uffici provinciali competenti, nel quale discuteremo anche di questo argomento".

Le possibilità vanno dalla chiusura a un ripensamento e riutilizzo globale degli spazi. Anche in questo senso Conci un'idea ce l'ha: "Credo che sarebbe utile verificare l'interesse a condividere la struttura anche con altri enti che necessitano di spazi e di strumenti di formazione continua. Personalmente penso a Comune, Provincia, all'Azienda sanitaria, ma anche alle associazioni o ai privati che hanno interesse o necessità di fare formazione o attività analoghe. La condivisione, ben coordinata, potrebbe essere utile a tutti”.

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