Calculli, l’omicida del Virgolo torna a lavorare come operaio

Il bolzanino, accusato di aver provocato la morte di Werner Hofer, lascerà a breve i domiciliari Il giudice ha accolto la richiesta del legale: «Ha bisogno di quel posto per motivi economici»


di Susanna Petrone


BOLZANO. Potrà lasciare l’appartamento per recarsi a lavoro: il giudice ha accolto la richiesta di Michele Calculli, accusato di avere ucciso l’estate scorsa Werner Hofer. Il bolzanino, che presto dovrà presentarsi davanti ai magistrati per l’inizio del processo, da mesi è agli arresti domiciliari. Ora, però, è riuscito a trovare un lavoro e tramite il suo legale, l’avvocato Nicola Nettis, ha chiesto di poter tornare libero per guadagnarsi da vivere. La richiesta conteneva la conferma di un’azienda privata, pronta a dare una possibilità al bolzanino, sul quale pende l’accusa di omicidio preterintenzionale. La società, con sede nel capoluogo, ha deciso di assumere Calculli come operaio. Soddisfatto il legale dell’imputato: «Il mio cliente - conferma Nettis -, ha spiegato al giudice di essere pronto a prendersi le proprie responsabilità per l’accaduto, ma di avere allo stesso tempo bisogno di lavorare per motivi economici. È pronto a reinserirsi nella società. Ritengo si tratti di un passo importante». Il processo a carico di Calculli, che si terrà con rito abbreviato condizionato, inizierà il 18 marzo. La brutale aggressione era avvenuta l’anno scorso, vicino alla chiesetta del Calvario lungo la strada che sale al Virgolo. Il legale dell’imputato ha raccolto la deposizione di Patrizia Milazzo, compagna di Calculli e presunta amante di Hofer. Sarebbe stata proprio la donna la causa del violento litigio che portò alla tragedia. La donna sarebbe stata presente sia durante la lite che poco dopo quando – dopo il pestaggio con un piede di porco – Calculli tornò sulla strada del Virgolo a cercare gli occhiali, persi nella colluttazione. Da un punto di vista strettamente procedurale la testimonianza della donna potrebbe risultare decisiva e sarà seguita con particolare attenzione anche dalla parte civile (costituitasi con il patrocinio dell’avvocato Beniamino Migliucci). Sulla base di quanto la donna racconterà, la Procura potrebbe anche chiedere - teoricamente -. una variazione del capo di imputazione che per il momento è di omicidio preterintenzionale.

Anche secondo la Procura, Calculli non avrebbe avuto intenzione di uccidere il suo rivale in amore. Il decesso sarebbe da ascrivere anche alle condizioni di salute piuttosto critiche della vittima. Era stata la perizia dell’anatomopatologo a permettere di ridefinire il capo di imputazione dato che proprio l’esame autoptico approfondito aveva permesso d stabilire che il pestaggio finì in dramma a seguito dei gravi effetti provocati dalla cirrosi epatica che aveva causato un notevole ingrossamento della milza. Una situazione di cui, ovviamente, l’imputato non poteva certo essere a conoscenza.

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