BOLZANO

Cambiano le regole per la sosta sulle piazzole di carico/scarico

Le aree di sosta destinate a tali operazioni sono ora riservate esclusivamente agli autocarri



BOLZANO. Come molti avranno già notato, in diverse strade della città è comparsa una nuova segnaletica verticale che regolamenta le aree di sosta destinate alle operazioni di carico e scarico, riservandole ora esclusivamente agli autocarri. In realtà, si tratta per certi versi di un ritorno al passato. I patentati di lunga data ricorderanno infatti come fino all'anno 1998 su dette piazzole potevano parcheggiare solo gli autocarri oppure i veicoli cosiddetti "promiscui". Dall' agosto di quell'anno è stata abolita l'immatricolazione "promiscua", consentendo così di fatto la sosta anche alle autovetture, purchè con finalità di operazioni di carico/scarico, generalmente limitata per un massimo di 30 minuti.

A seguito di una recente modifica al codice della strada, l'Ufficio Mobilità del Comune di Bolzano ha iniziato con l'adeguamento dei cartelli. I primi interventi sono stati effettuati in via Carducci, via Cassa di Risparmio, all'imbocco di via della Roggia, in via Hofer ed in via Perathoner. Recentemente sono state istituite nuove piazzole solo per autocarri in viale Druso, nel tratto compreso tra piazza Adriano e ponte Druso, ed i via Santa Geltrude, all'altezza del campo CONI. La sosta riservata agli autocarri vale nei giorni feriali, ovvero dal lunedì al sabato, nella fascia oraria 8 - 20, per un massimo di 30 minuti con obbligo di esposizione del disco orario.

Considerato che si tratta di un processo di adeguamento che richiederà necessariamente del tempo e che si estenderà su tutta l'area urbana, l'invito che il Comando della Polizia Municipale  rivolge a tutti gli automobilisti è quello di controllare preventivamente l'area che s' intende occupare, al fine di evitare di incorrere nelle sanzioni previste dal codice della strada. Il conducente di un'autovettura che dovesse occupare abusivamente la piazzola riservata agli autocarri rischia una sanzione pecuniaria di 41,00 Euro, ma soprattutto la rimozione forzata del proprio veicolo.













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