Bolzano

Campo abusivo in Zona, ordinato lo sgombero 

In via Achille Grandi. Agli occupanti il municipio ha concesso una settimana di tempo. Condizioni igieniche pessime. Il rapporto redatto dalla polizia municipale: «Attività sospette»


Davide Pasquali


BOLZANO. Hanno a disposizione ancora una settimana di tempo, poi il campo abusivo lungo via Achille Grandi, in zona industriale, verrà smantellato d’imperio, in teoria a spese di chi vi si è insediato senza alcun tipo di permesso municipale. Stiamo parlando di un’area di proprietà del Comune occupata abusivamente con tre roulotte da altrettanti residenti a Bolzano, a poche decine di metri dalle case di Oltrisarco, al di qua della ferrovia. Un’area fortemente degradata, in condizioni igieniche pessime e dove gli agenti della polizia municipale hanno riscontrato frequentazioni quanto meno sospette. Il sindaco Carmaschi una decina di giorni or sono ne ha ordinato lo sgombero, che dovrà essere effettuato entro le ore 9 del 31 maggio, ma a giudicare dalle condizioni in cui versava ieri pomeriggio l’area, pare proprio che gli occupanti non abbiano alcuna intenzione di levare le tende.

Siamo in via Grandi, proprio dove la strada, provenendo dalla rotatoria dell’Iveco, piega verso sinistra. Sulla destra sta uno spiazzo, che chi occupa abusivamente ha deciso di oscurare alla vista tramite un’alta recinzione formata da chiudende metalliche ricoperte da una rete verde a maglie alquanto fitte. Fuori stanno bici e motorini abbandonati, dentro stanno tre roulotte, una delle quali dotata di dependance in legno. Verso la via si vede uscire un tubo di gomma azzurro, infilato alla sua estremità in una caditoia stradale e con ogni probabilità utilizzato come scarico. Nel cortile interno, sopra i vecchi binari della Zona, sta adagiata una tinozza in legno, forse a uso vasca da bagno; accanto numerose taniche in plastica; attorno un’invasione di piccioni molesti. A terra passa un cavo elettrico, collegato chissà dove e a chissà chi.

Scrive Caramaschi nell’ordinanza sindacale per imporre lo sgombero che il municipio è proprietario della via Achille Grandi, con le sue pertinenze, identificata dalla p.f. 2675/1 in P.T. 2122 C.C. Dodiciville, intestata a: Comune di Bolzano, demanio pubblico. Inoltre, con un’ordinanza sindacale del 1998, il municipio aveva disposto il divieto assoluto a chiunque di stazionare sulle aree pubbliche, escluse le aree a ciò riservate, con caravan, autocaravan e veicoli di qualsiasi tipo, tende e altro, nell'ambito del territorio comunale di Bolzano.

E invece, come evidenziato nella relazione del nucleo operativo sicurezza urbana della polizia municipale già a febbraio 2021, «su parte di un'area di pertinenza della via Achille Grandi suddetta sono stati posizionati senza titolo tre caravan utilizzati da tre persone residenti a Bolzano, le cui generalità vengono allegate al presente provvedimento e ne costituiscono parte integrante e sostanziale». Il primo mezzo risulta provvisto di targa, il secondo e il terzo mezzo sono sprovvisti sia di targa che di numero di telaio. Questo insediamento abusivo, «frequentato anche da altre persone per attività sospette, costituisce una evidente situazione di degrado urbano». All'interno dello stesso e nelle immediate adiacenze, prosegue il sindaco, «anche in prossimità della carreggiata della via Achille Grandi, sono stati infatti depositati una grande quantità di rottami, tra cui parti di biciclette e motorini e rifiuti di ogni genere, e sono presenti residui di fuochi». La situazione di degrado è analoga anche su una porzione della confinante area di proprietà della società Rete ferroviaria italiana Spa. Soprattutto, «l’areale è sprovvisto di qualsiasi tipo di infrastruttura (collegamento all'acquedotto, servizi igienici, fognatura, corrente elettrica eccetera) e gli scarichi delle acque avvengono direttamente sul terreno, con conseguenti gravi problematiche sotto l'aspetto igienico sanitario». Come non bastasse, «la presenza dei rifiuti favorisce la proliferazione di topi, ratti e numerosi insetti infestanti; l'accensione di fuochi, vista anche la presenza della vegetazione, rappresenta un pericolo di incendio».













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