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Caramaschi sui disagi al traffico: «Ho chiesto una relazione scritta alla Sasa»

Il sindaco Caramaschi ha parlato delle difficoltà nella circolazione stradale causate dalla nevicata, causate, in maniera particolare, dal servizio di trasporto pubblico che, in mattinata, ha subito ritardi provocando disagi agli utenti.



BOLZANO. «Ho chiesto una relazione scritta alla Sasa per capire come mai non abbiano deciso di anticipare il montaggio delle catene sui mezzi in circolazione a fronte di previsioni meteo che indicavano precipitazioni nevose in arrivo».

Lo ha detto il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, parlando delle difficoltà nella circolazione stradale causate dalla nevicata che ha interessato il capoluogo, in particolare, per il servizio di trasporto pubblico che, in mattinata, ha subito ritardi provocando disagi agli utenti.

«Il piano d'intervento per il servizio di sgombero neve del comune è scattato regolarmente - ha detto il sindaco - tutti i mezzi spargisale a nostra disposizione sono entrati in funzione alle 20 di ieri sino alle 24 e poi nuovamente dalle 4 di stamattina hanno ripreso a circolare fin quando è stato possibile farlo. I mezzi sgombraneve sono entrati a loro volta in azione dalle prime luci dell'alba».

Per ripulire strade, marciapiedi e luoghi pubblici, ha riferito ancora Caramaschi, c'erano al lavoro 160 persone, ma, ha aggiunto «tocca ai privati proprietari provvedere alla pulizia dei marciapiedi antistanti le rispettive proprietà ed ho notato anch'io che molti non hanno provveduto».

«Il servizio di trasporto pubblico, ripeto, forse è stato un po' carente e preso alla sprovvista nel non prevedere il montaggio delle catene, nonostante le previsioni - ha proseguito il sindaco - gli autobus che sarebbero dovuti entrare in servizio per coprire le ore di maggior afflusso degli utenti, sarebbero dovuti uscire con le catene già montate. In una situazione di incertezza meglio adottare una strategia conservativa, facendo uscire i mezzi con le catene, provvedendo poi a toglierle quando la situazione fosse rientrata nella normalità». 













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