Cartelli in tedesco, Alpenverein finanziata dai comuni

Ci sono provvedimenti della giunta di Terento che confermano l'elargizione di contributi pubblici, finora negata dall'Avs. Sulla vicenda sta indangando la procura di Bolzano



Si apre un nuovo scenario nel caso della segnaletica monolingue sui sentieri installata da Avs e associazioni turistiche. L’Avs ha sempre ribadito di non avere percepito denaro pubblico per i cartelli. Di due giorni fa l’ultima presa di posizione sul tema. Arrivano ora almeno due conferme di contributi comunali ad Avs e associazioni turistiche, in cui viene citato espressamente il rifacimento della segnaletica. Si tratta di provvedimenti della giunta di Terento. E proprio da Terento nei mesi scorsi erano arrivate segnalazioni di nuovi cartelli monolingui. Il punto del finanziamento è centrale nell’inchiesta seguita dal procuratore Guido Rispoli.
Proprio per questo l’Avs ha sottolineato in più occasioni di non avere utilizzato denaro pubblico, in primis provinciale, per la segnaletica collegata al progetto di digitalizzazione dei sentieri.
 Il 20 aprile del 2009 la giunta di Terento ha approvato le delibere «Concessione di un contributo straordinario all’Avs - gruppo locale Terento» e «Concessione di un contributo straordinario all’associazione turistica di Terento per il finanziamento del progetto “Südtiroler Wege” a Terento». Nella prima delibera si legge della richiesta arrivata dal gruppo di Terento dell’Avs di un contributo straordinario di 3.500 euro «per coprire una parte delle spese per i nuovi cartelloni per i sentieri da gita a Terento». Il Comune decide di accordare un contributo di 1500 euro per lo svolgimento del progetto di installazione di cartelli «unificati dei sentieri da gita a Terento». La seconda delibera riguarda un contributo di 5000 euro all’associazione turistica di Terento «per il finanziamento del progetto «Südtiroler Wege» a Terento. Va ricordato che «Südtirol Wegeprojekt» è la denominazione del progetto di digitalizzazione dei sentieri su cui lavora la Procura.
 Le delibera recita così: «Premesso che negli ultimi anni l’associazione turistica di Terento, in collaborazione con l’Avs Terento e la ditta Tuga, ha rimisurato e digitalizzato tutti i sentieri di gita a Terento», e che «adesso dovrà essere svolto un ampio progetto per il rinnovamento delle targhette», dove «targhette» è la traduzione in delibera di «Neubeschilderung», «nuova segnaletica».
 La giunta specifica che «il finanziamento del progetto “Südtiroler Wege” avviene da parte dell’associazione turistica», che a sua volta ha chiesto un contributo al Comune.
 Terento non è certo l’unico caso. Un’altra segnalazione riguarda una delibera di giunta a Chienes (luglio 2008) per la concessione di un contributo all’associazione turistica Chienes per «l’acquisto di una nuova segnaletica dei sentieri nel territorio comunale». Ricordando il progetto di mappatura digitale, Simeoni nella sua nota ricordava che «si è reso necessaria un’urgente messa in opera della nuova segnaletica». Questo lavoro è stato effettuato da Avs e associazioni turistiche, ma «per questa operazione l’Avs non ha ricevuto né rendicontato nessun centesimo. Le spese sono state sostenute in gran parte con mezzi propri e finanziamenti di vari sostenitori».
 Gli ultimi aggiornamenti sull’inchiesta della procura sono di pochi giorni fa. All’Alpenverein, dalla Provincia sono arrivati 4,8 milioni di euro. Se questi finanziamenti sono serviti per la mappatura digitale dei sentieri e, successivamente, per la realizzazione dei cartelli, allora la Provincia potrebbe costituirsi come parte lesa, perché la convenzione sottoscritta con l’Avs nel novembre 2004 prevedeva l’uso dei nomi ufficiali, cioè il rispetto dl bilinguismo.
 Così ha riassunto il procuratore Guido Rispoli: «Il presidente della giunta provinciale ha affidato l’incarico di approntare i cartelli dei sentieri di montagna e potrebbe dunque identificarsi come il soggetto che è la parte lesa se dovessero essere accertate delle irregolarità».













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