Bolzano

Case Ipes, impiegata aggredita e cosparsa di benzina da un inquilino

L'episodio rivelato dall'assessora Deeg: è accaduto prima del lockdown. Chiuso il progetto di guardie giurate nei palazzi, restano i vigilantes nella sede. Deeg: le telecamere saranno pagate anche dagli affittuari



BOLZANO. Nei palazzi dell’Ipes più critici verranno installate le telecamere di sicurezza. Sul tema nei giorni scorsi c'è stato anche un dibattito acceso in consiglio provinciale. Ciò che esiste già è il servizio di sorveglianza con guardie giurate nella sede di via Milano, mentre si è concluso il progetto «esplorativo» di sei mesi con vigilantes in alcuni condomini di Bolzano e Merano (Sinigo).

C’è un episodio di particolare gravità, dietro la decisione di mettere in sicurezza gli sportelli dell’Ipes di via Milano attraverso le guardie giurate. Lo ha rivelato l’assessora Waltraud Deeg. Una impiegata dell’Ipes è stata aggredita da un inquilino, che l’ha cosparsa di benzina e inseguita con un accendino. La donna si è salvata, illesa, ma i dirigenti dell’Ipes hanno deciso: «Adesso basta, dobbiamo proteggere i collaboratori». E sono arrivate le guardie giurate nella sede. Deeg aggiunge: il disegno di legge sull’edilizia sociale nasce anche per rivedere il sistema, riducendo le situazioni critiche.

È accaduto poco prima dell’inizio della pandemia. L’impiegata dell’Ipes e un collega si sono recati in un condominio di Bolzano: dagli inquilini erano arrivate proteste contro un vicino, un anziano con problemi psichici seguito dai servizi. «I due colleghi erano andati là per parlare con l’affittuario e cercare una mediazione», riferisce Heiner Schweigkofler, vice presidente dell’Ipes. I due collaboratori hanno suonato il campanello, chiesto all’inquilino di poter parlare.

L’uomo, evidentemente in stato di crisi, è sceso in cortile. «Aveva una bottiglia di benzina, che ha rovesciato addosso alla collega», raccontano all’Ipes. Ha estratto un accendino, provando a inseguire l’impiegata, ma è stato placcato dal collega. Choc per l’impiegata. L’inquilino è stato poi inserito in una struttura protetta (è deceduto di recente). «Non è accaduto nulla di grave, ma è stato un episodio sconvolgente. Ecco perché questo tipo di servizio viene effettuato in coppia», ricorda Wilhelm Palfrader (direttore generale).

Non è scontato che tornino invece i giri di controllo delle guardie giurate nei condomini Ipes a tutela del patrimonio. Lo annuncia la presidente Francesca Tosolini: «Abbiamo fatto circolare un questionario tra gli inquilini sulla percezione del progetto di sei mesi. L’eventuale prolungamento sarebbe in parte a carico degli affittuari. Non è emerso un interesse né un particolare problema di sicurezza». Francesca Tosolini sta preparando un regolamento sulle telecamere. Alessandro Urzì (FdI) ha chiesto con una mozione un sistema di videosorveglianza a carico dell’Ipes nei palazzi soggetti a ripetuti atti di vandalismo. Waltraud Deeg non è d’accordo: «È giusto che contribuiscano anche gli inquilini». Incalzato da destra, l’assessore Giuliano Vettorato (Lega) replica a Urzì: «Il problema esiste. Infatti la presidente Tosolini lavora ai criteri». FR.G.













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