Ceneri dei defunti, un’area nel bosco di Castelvecchio

Il Comune di Caldaro fa da apripista ma bisogna registrarsi prima di morire Bronzolo ha scelto la Pinara. Il sindaco: «Basta fare domanda in Comune»


di Massimiliano Bona


CALDARO. Caldaro è il primo Comune altoatesino - ma non è il solo - ad aver attrezzato un'area idonea nel bosco, a Castelvecchio, per la dispersione delle ceneri dei defunti, come consente la nuova normativa provinciale. Per il momento però nessuno ha ancora usufruito di questa possibilità per il semplice motivo che l'interessato deve fare domanda al Comune prima del suo decesso.

Nelle ultime settimane si registrano comunque le prime iscrizioni, segno che il passaparola comincia a dare i suoi frutti. Nella maggior parte dei Comuni altoatesini le ceneri possono essere disperse nei cimiteri, luoghi altrettanto idonei, ma ritenuti - non a torto - più freddi e formali. Ad occuparsi del tema a Caldaro è l’assessora Annelies Ambach, che sottolinea come il Comune dell’Oltradige sia riuscito ad attrezzarsi già nella primavera dello scorso anno. Tra l’altro il «polmone verde» di Castelvecchio, con la classica passeggiata di Rastenbachklamm, è una zona molto nota e cara anche a molti bolzanini, che in futuro potrebbero prendere in considerazione questa opportunità proprio perché molto legati all’area ricreativa. Resta da capire se Caldaro darà il benestare ai non residenti in senso stretto. Il secondo Comune in ordine di tempo ad attrezzarsi è stato Bronzolo che ha scelto invece la parte alta della Pinara. A debita distanza, come prescrive la legge, dalla zona ricreativa. Anche a Bronzolo è in continua crescita il numero delle persone che preferiscono cremarsi e anche per questo il Comune ha deciso di individuare un luogo idoneo per la dispersione delle ceneri. Nel regolamento cimiteriale si precisa che ciò è consentito nei fiumi, nelle aree naturali individuate dalla giunta e nelle aree private, all'aperto, con il consenso dei privati a patto che non si tratti di attività con fini di lucro. Il sindaco Benedetto Zito nell’ultima seduta ha deciso di individuare un’area apposita. Alla fine la scelta è caduta sulla zona Pinara-Thomsen, in particolare sul lato superiore che confina con la Statale 12. L’iter burocratico da seguire, in questo caso, sarà meno complicato di quello scelto a Caldaro. «Chi è interessato - spiega il sindaco - dovrà semplicemente fare richiesta». Il Comune di Laives, invece, ha attrezzato un’area all’interno del cimitero. Ma c’è anche qualche Comune che continua a fare resistenza. Nel Meranese, ad esempio, è il caso di Scena, il cui sindaco diece «di non voler attrezzare un posto ad hoc per la dispersione delle ceneri», mentre Varna spiega di non essersi ancora adeguato. L’impressione, in realtà, è che non tutti i Comuni abbiano sufficiente sensibilità sull’argomento.

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