Centro Firmian, il Consiglio di Stato dà ragione all’Asl

Bolzano. Alla fine del 2019 si era abbattuto sull'Asl un vero e proprio macigno, rappresentato dalla sentenza del TRGA di Bz n. 194/2019, con cui era stato accolto il ricorso dell'impresa Seriana...



Bolzano. Alla fine del 2019 si era abbattuto sull'Asl un vero e proprio macigno, rappresentato dalla sentenza del TRGA di Bz n. 194/2019, con cui era stato accolto il ricorso dell'impresa Seriana 2000 e annullata di conseguenza la gara d'appalto per l'affidamento, in un unico lotto e secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, del servizio di gestione globale del Centro di Degenza «Firmian» (che ospita circa 110-120 degenti con alto grado di non autosufficienza). La durata della gestione era stata stabilita per 5 anni (2019 - 2024), con opzione di rinnovo per ulteriori 2 anni - al prezzo base d'asta di euro 31.200.000,00.-, al netto d'IVA. La gara era stata vinta dalla KCS Caregiver con punti 99,01/100, davanti alla SPES, in a.t.i. con la Casa di Cura Bonvicini e la Villa Melitta (punti 91,84/100) e la Seriana 2000 (punti 82,60/100). Motivo dell'annullamento, che aveva creato un grave problema gestionale e una notevole incertezza nella gestione della struttura: genericità e indeterminatezza dei criteri di valutazione delle offerte, in particolare omessa predeterminazione di precisi e puntuali criteri per l'attribuzione dei punteggi relativi agli elementi dell'offerta. KCS aveva appellato la sentenza, e l'Azienda sanitaria le si era subito affiancata, sostenendo in sintesi che la sentenza del TAR fosse affetta da "error in iudicando", a causa della erronea applicazione del codice degli appalti, inesatta considerazione degli atti di gara, contraddittorietà e travisamento. Con la sentenza di ieri il Consiglio di Stato ha ora accolto l'appello principale della KCS e quello incidentale dell'Azienda sanitaria, ritenendo che i criteri di valutazione della gara d'appalto non fossero affatto indeterminati, in quanto i partecipanti alla gara avevano potuto presentare le proprie offerte corredate da relazioni tecniche ampiamente motivate e la commissione di gara aveva potuto validamente verificare la completezza delle offerte. «La sentenza del Consiglio di stato - commentato l'avvocato Marco Cappello, direttore della ripartizione legale dell'Asl - ci fa tirare un grosso sospiro di sollievo, e di questi tempi ce n'è davvero bisogno. Si trattava della gara relativa alla gestione per ben 5 anni di una struttura per noi importantissima come il Firmian: apprendere ora di non doverla ripetere, eliminare da subito una situazione di grave incertezza che si era determinata dopo la sentenza del Tar e vedere contestualmente riconosciuta la bontà del lavoro dei dirigenti che hanno gestito la gara, costituisce per l'Azienda una tripla soddisfazione».















Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi
la promessa

Kompatscher: «Adesso basta: stop a case costruite per i turisti» 

L’emergenza abitativa. La risposta del governatore ai sindacati: «Gli alloggi nelle nuove aree convenzionate solo per residenti stabili». I rappresentanti dei lavoratori: «La zona di ponte Roma resti produttiva». Il sindaco: «Bisogna ampliarsi nei centri limitrofi»


antonella mattioli

Attualità