Centrodestra unito? Non questa volta

Oggi il convegno di Elisabetta Gardini (Forza Italia) con un parterre di esclusi. Bianchi assicura: «Il dialogo prosegue»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Già terminato lo slancio del centrodestra verso le prove di unità? Oggi allo Sheraton il gruppo Gardini si riunirà per un convegno che ragionerà di Europa e alleanze locali con una lista di relatori e una nutrita lista di esclusi. Un appuntamento organizzato da Elisabetta Gardini (commissario di Forza Italia) partito male, con il balletto degli invitati prima inseriti e poi cancellati, per disdette o ripensamenti degli organizzatori, come nel caso di Marco Galateo (Fratelli d’Italia). Oggi, dalle ore 9.30, si vedranno i posti occupati in platea. «È solo una battuta di arresto, non certo la fine del dialogo che finalmente abbiamo iniziato a intrecciare tra gruppi divisi da anni», dice Christian Bianchi, il sindaco di Laives, invitato sul palco, impegnato nei tentativi di ricucitura. «Guai a fermarci. I ballottaggi di domenica (domani, ndr) vedono il centrodestra impegnato praticamente ovunque e il Movimento 5 Stelle escluso. A una condizione però, che il centrodestra sia unito», dice Gabriele Giovannetti (consigliere comunale, Alto Adige nel cuore-Uniti per Bolzano), altro relatore, «Il convegno non interrompe nulla. I rapporti a livello locale sono buoni, continuiamo a parlarci con gli esponenti di Fratelli d’Italia ed Enrico Lillo».

«Quello di domani (oggi, ndr) è un appuntamento della corrente Gardini, che prova a dimostrare di avere un seguito in Alto Adige e non invita me, l’unica deputata di Forza Italia in regione. Saranno più di quattro gatti ? Ne dubito», prosegue la sua querelle Michaela Biancofiore. «Europa: le sfide di oggi e di domani. Autonomie, prospettive economiche, immigrazione e terrorismo» è dunque il titolo del convegno allo Sheraton promosso dal gruppo Ppe del Parlamento europeo. Dopo i saluti di Elisabetta Gardini, alle ore 10 discussione su Comuni e sicurezza con Gabriele Giovannetti, Cristian Zanetti (Trento), Patrizia Coletti (Egna) e Francesco Campisi (Riva del Garda). Alle ore 10.45 «Prospettive economiche e immigrazione» con Luciano Pilati (economista, università di Trento), Francesco Avanzini (Centro culturale Romano Guardini) e Andrea Maria Villotti (Economista, istituto Friedman). Alle 11.30 si parlerà di Autonomia e prospettiva regionale con Christian Bianchi e i consiglieri regionali Alessandro Urzì, Giacomo Bezzi e Manuela Bottamedi.

Enrico Lillo (Direzione Italia) è uno dei non invitati di oggi, ma presenza fissa alle riunioni dedicate ai tentativi di alleanza per le prossime elezioni: «Non sono stato invitato e non ci sarò, nemmeno come ascoltatore. La gestione di questo convegno mi fa sorridere. Se è rivolto a Forza Italia di Bolzano, chi ci sarà? Non è rimasto nessuno. Elisabetta Gardini cerca di recuperare visibilità, ma trai relatori non compare nemmeno il loro candidato sindaco MarioTagnin, mentre hanno chiamato Giovannetti e Urzì, entrambi di Alto Adige nel cuore. Galateo non poteva andare perché Fratelli d’Italia viene considerato un movimento estraneo al Ppe, come pure i Conservatori del nostro leader Fitto? Beh, allora anche il movimento di Urzì non è del Ppe. Sono giustificazioni un po’ così...». Ma Lillo non vuole alzare i toni: «Teniamo un profilo basso, non ci offendiamo troppo. Il centrodestra unito è più importante». La Lega oggi manderà qualcuno, come osservatore. Dice Carlo Vettori: «Sarà Milano a dirci se parlare con Forza Italia. Non è una nostra decisione».

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