Bolzano. «Come è noto gli arrivi di richiedenti da sud assegnati dal Ministero degli interni alla nostra Provincia sono fermi da luglio 2017». Lo ricorda Chiara Rabini, referente comunale per i richiedenti asilo. «Nell’ultimo anno i richiedenti asilo nei centri di accoglienza provinciali e cittadini si sono dimezzati. Tanti, in particolare nelle valli, hanno trovato lavoro e casa. Per quanto riguarda gli arrivi da Nord i numeri - come anche confermato dagli operatori del settore in una recente riunione in Comune - non sono così rilevanti. È comunque giusto richiedere una immissione in quota statale dei cosiddetti fuori quota e una redistribuzione da Bz agli altri comuni dei senzatetto, fenomeno in crescita, per esempio rifugiati o famiglie che hanno ottenuto l’asilo e devono uscire dai centri per completamento del percorso, tra cui anche lavoratori, che però faticano a trovare soluzioni abitative. Maggiore attenzione per soluzioni definitive da parte di tutti i Comuni andrebbe data in particolare alle famiglie con bambini. Per quanto riguarda l’uscita dai centri di accoglienza dei cosiddetti irregolari (il picco sarà quest’anno e nel 2021 al termine dei ricorsi) è da due anni ormai che si solleva la questione di leggi nazionali ingiuste che costringono le persone alla clandestinità forzata con gravi ripercussioni sui territori».