Chiuso il centro benessere, denunciata la titolare

Intervento dei vigili in via Foscolo: mancavano i titoli per l’esercizio professionale I diplomi di specializzazione erano contraffatti, sequestrate le attrezzature


di Simone Facchini


MERANO. La regolarità dei centri massaggi di Merano finisce sotto la lente d'ingrandimento della polizia municipale. Il comandante Fabrizio Piras ha disposto esami approfonditi sui titoli professionali presentati agli uffici comunali dai gestori di una decina di esercizi dedicati al relax.

Il giro di vite arriva contestualmente all'ordine di chiusura sancito dalla polizia municipale di un centro per trattamenti benessere e bellezza in via Foscolo che nel frattempo è già stato riaperto, ma con una configurazione almeno nominalmente diversa, vale a dire come attività di “massaggi Tui Na”, classificazione che non necessiterebbe di particolari certificazioni e percorsi formativi. Il centro in questione, in centro città, era gestito abusivamente da persone di nazionalità cinese per conto di una responsabile tecnica dallo stesso passaporto, risultata dalle verifiche dei vigili urbani essere sprovvista dei necessari titoli per l'esercizio della professione. Per la precisione, i diplomi di specializzazione esibiti dalla donna certificavano la sua partecipazione a corsi di formazione per quasi duemila ore, ma si sono rivelati tutti contraffatti.

Gli agenti del comando di Merano hanno quindi provveduto a sequestrare le attrezzature presenti nel centro, a denunciare la titolare alla magistratura e a comminare sanzioni amministrative per cinquemila euro. L'esercizio in questione rientrava nella categoria dei “centri estetici”, per la quale sono necessari specifiche abilitazioni rilasciate da enti pubblici o organismi parificati. «In situazioni come queste - spiega il comandante Fabrizio Piras - ci attiviamo per esaminare la veridicità delle attestazioni presentate. Risaliamo all'ente certificatore indicato nei carteggi, e verifichiamo l'autenticità dei documenti. Succede, come in questo caso, che si scoprano contraffazioni». Ma dalla chiusura alla riapertura del centro benessere è passato un lampo. Ora qui si praticano “massaggi Tui Na” della tradizione cinese, classificazione che, a quanto pare, al momento non prevede abilitazioni specifiche. La differenza delle parole non sempre, tuttavia, coincide con la realtà dei fatti e sempre di massaggi si tratta.

La polizia municipale ha deciso di andare a fondo del problema allargando lo spettro degli accertamenti dei titoli professionali dei gestori ai centri relax di tutta la città. Il Comune di Merano non è nuovo a svelare inganni di questo genere. L'anno scorso una funzionaria era stata insospettita degli incartamenti presentati per un salone di parrucchieri da una coppia cinese che sarebbero risultati falsi: corsi di formazione mai realmente seguiti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità