BOLZANO. Dopo la fully mountain-bike su misura fasciata in carbonio, ecco pronta al decollo la nuova bici da trial con telaio monoscocca interamente in carbonio. L’artigiano dell’Apa Claudio Camin si conferma ancora una volta un vero e proprio precursore nel campo dell’innovazione applicata al ciclismo ed è ormai pronto a lanciare sul mercato la sua ultima creazione, una novità assoluta a livello mondiale.

Quello tra innovazione e passione per lo sport è un binomio che negli ultimi anni sta riscontrando sempre più successo in ogni parte del pianeta. Un trend a cui l’artigianato altoatesino ed in particolare il mondo del ciclismo hanno recentemente dimostrato di non volersi in alcun modo sottrarre. Merito anche di un artigiano bolzanino dell’Apa, Claudio Camin, già salito in passato agli onori delle cronache per i propri eccellenti risultati come ciclista professionista ed ormai da alcuni anni impegnato con successo nella produzione e nella distribuzione di settore. Una professione che l’ex atleta ha deciso di intraprendere prestando costantemente attenzione ai possibili sviluppi tecnologici. Un esempio significativo di questo stile di pensiero era emerso già lo scorso anno, con la realizzazione della fully mountain-bike fasciata in carbonio, esemplare nato a misura di 26 pollici e quindi evoluto a 27,5 pollici. Un prodotto certamente sconosciuto a numerosi non addetti ai lavori, ma che viceversa ha consentito negli ultimi mesi a diversi appassionati di far propria un’idea assolutamente di nuova generazione, fuori dal comune per il settore della Mtb: ciò non per il materiale di costruzione, il carbonio, ma per la realizzazione definita "su misura".

Per ogni atleta interessato all'acquisto si è proceduto ad una misurazione antropometrica e quindi, in base alle misure rilevate, è stato costruito un telaio di volta in volta differente. «L’idea ha indubbiamente riscosso un elevato successo - spiega Claudio Camin - non solo in relazione al numero degli acquirenti ma anche come esempio di innovazione nel settore. Proprio questo secondo elemento, culminato nell’esposizione del modello base nell’Open Day dell’Apa, mi ha spinto a proseguire sulla strada intrapresa».