Clochard, una barriera per impedire i bivacchi 

Eretta al Despar di corso Libertà per evitare gli assembramenti dell’inverno scorso Per mesi i questuanti avevano stazionato sulle grate di aerazione sotto il tetto


di Davide Pasquali


BOLZANO. I clochard, sgomberati in maniera forzosa nella scorsa primavera, negli ultimi mesi in zona non si sono visti, ma ora sta per arrivare la stagione fredda e all’Aspiag, la società proprietaria dell’insegna Despar, non ne vogliono sapere. Niente indecoroso bis dell’anno scorso, quando numerosi senzatetto bivaccarono per mesi davanti al supermercato. Dopo aver chiesto regolare permesso in Comune, si è eretta una barriera per impedire l’accesso all’area più appetibile. Posta fra corso Libertà e via Diaz, aveva quattro indubbi vantaggi: posizionata vicina alla porta d’entrata del supermercato consentiva a sforzo zero di chiedere l’elemosina se non a tutti almeno a molti dei clienti in entrata e uscita; inoltre, era coperta da un tettuccio contro le precipitazioni; soprattutto, sul pavimento c’erano le grate di aerazione che in inverno soffiano aria calda; infine, vicino c’era un’aiuola per espletare i bisogni corporali.

E così, almeno da dicembre 2017 ad aprile 2018, in quell’androne avevano soggiornato quattro o cinque clochard: dormivano, mangiavano, bevevano. Materassi, sacchi a pelo, immondizie, escrementi, bottiglie e lattine vuote. Notevole il disagio per il supermercato, l’edicola e i clienti. L’ufficio tecnico dell’Aspiag ad aprile aveva studiato l’intervento e la società aveva annunciato che avrebbe presentato richiesta in municipio. Nel giro di nemmeno 48 ore, l’area era stata sgomberata con il supporto dei vigili, era stata ripulita e ne era stato ripristinato il decoro. Negli ultimi mesi i clochard si sono trasferiti altrove, al parco Vittoria, ma al Despar non voglion perdere clienti e preferiscono prevenire.













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