Lavori

Colle, a Bolzano un tunnel d'emergenza getterà le acque nell'Isarco

Arrivato al Comune il via libera per una canalizzazione sotto autostrada e ss12. Opera studiata per evitare allagamenti e frane dal versante. Lavori anche sulla strada



BOLZANO. Non ci sono solo i fiumi. Il Talvera che ingrossa e sfiora i Prati o l'Isarco che ribolle. No, appena piove un poco più del dovuto l'altro fronte delle emergenze bolzanine è il Colle.

L'acqua arriva giù dai boschi, precipita sulla stazione della funivia a valle e sulla statale, ma qui trova un muro. E allora il rischio è che, come accaduto non troppo tempo fa, tutto si allaghi: parcheggio, sotterranei della stazione a valle, strade e accessi. Solo che lì a due passi corre la ss12 e allora la questione si complica. Perché un muro? La ragione è che quando venne messo a punto il gasdotto che corre in sotterranea a fianco, fu chiuso il canale di scolo. E non c'è nulla di peggio del cemento, quando si tratta di acqua a catinelle da fare defluire. Infatti, non defluisce.

Per questo il Comune ha aperto una sua trincea cantieristica. E adesso è giunto il via libera. Atteso, attesissimo, perché la quantità di autorizzazioni era sterminata. «Si costruirà un canale che passerà sotto la statale e sotto l'A22 e getterà le acque nell'Isarco», annuncia il sindaco Renzo Caramaschi. Il quale, da pochi giorni, ha visto giungergli il sì proprio dall'autostrada ad avviare i lavori che la interesseranno in sotterranea. E nascerà - dice il sindaco tempo un anno - una "galleria" Colle - Isarco. Non imponente come l'Adige-Garda, ma che servirà allo stesso scopo: impedire allagamenti.

I lavori sulla strada

In realtà intorno a quel quadrante urbano ci si sta muovendo su due fronti. Uno riguarda la riqualificazione della strada che porta sul Colle. Si partirà tra gennaio e febbraio per concludere i cantieri in autunno. La strada verrà chiusa di giorno, mentre agiscono gli operai e le macchine, e verrà riaperta comunque la sera, dopo le 17. L'altro fronte è, come detto, la predisposizione di complessi sistemi di scolo delle acque per ovviare a quanto accaduto con il gasdotto.

Il tunnel per l'acqua

In sostanza, verrà approntato un varco governato attraverso una lunga tubazione sotterranea: potendo defluire, l'acqua non ristagnerà più e, pur salendo di volume, eviterà di allagare tutti i dintorni. «Per ovviare a questo problema», spiega Elmar Pichler Rolle, a capo della società funivia del Colle, «era stato già predisposto un serbatoio di accumulo, ma la sua portanza era risultata quasi subito insufficiente rispetto alla quantità d'acqua che precipita quando piove per molti giorni». Il piccolo invaso, nel concreto, non era stato giudicato adatto per contrastare le emergenze. La "galleria" Colle-Isarco è un progetto impegnativo. E costoso. Ma ritenuto strategico in prospettiva, visti i tempi. E il tempo sempre più predisposto a eventi estremi. «Avrei preferito partire molto prima», confessa Caramaschi, «si erano già accantonati i finanziamenti necessari. Poi erano state avviate le procedure per le autorizzazioni necessarie a bypassare Statale e A22». Quest'ultima ha tardato un po' anche a causa della delicatezza della congiunzione sotto un'arteria nodale per i traffici nord sud e sono state compiute tutte le verifiche idrogeologiche. Ora il via libera. Respira il Colle e in suoi boschi. Ma soprattutto respira Bolzano. P.CA.













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