Comuni senza profughi: i fondi saranno congelati 

Definito il testo che prevede le penalizzazioni per incentivare l’accoglienza Schatzer: «Serve solidarietà tra territori». Si interverrà sul fondo investimenti



BOLZANO. I Comuni che non accolgono profughi si vedranno congelare ed eventualmente tagliare una parte dei fondi annuali destinati agli investimenti. Il Consorzio dei Comuni è tornato a discutere ieri la norma voluta dalla Provincia per sbloccare la situazione delle troppe amministrazioni che non mettono a disposizione alloggi per l’accoglienza dei migranti o non aderiscono ai progetto Sprar. La versione è frutto di un compromesso tra i sindaci e l’assessore Arnold Schuler, che avrebbe voluto una misura più severa. Servirà dunque un nuovo incontro con Schuler, la settimana prossima, prima che la norma venga inserita nella convenzione sulla finanza locale per il 2018. «Spero che ci siamo», riferisce Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni, «Alcuni sindaci non sono contenti, mentre la Provincia avrebbe voluto qualcosa di più netto. Mi sembra una proposta equilibrata, che fissa un punto importante: serve solidarietà tra i territori ». Non può essere che alcuni Comuni tengano le porte chiuse, scaricando le responsabilità su altri. La misura per scoraggiare le resistenze interviene sul fondo per gli investimenti e in particolare sulla quota del 40% che viene assegnata ai Comuni automaticamente, senza progetti. La prima rata del 20% viene erogata in febbraio. La seconda rata verrà congelata ai Comuni che non sono in regola con la quota di migranti assegnati. La norma prevede che le amministrazioni abbiano tempo fino a marzo 2019 per mettersi in regola, chiedendo alle comunità comprensoriali di attivare i progetti di accoglienza. Altrimenti perderanno del tutto quella parte di finanziamenti. Schuler spingeva per cancellare subito la seconda rata. I sindaci puntano a garantire un anno di sospensione. «Ma ci sarà una seconda penalizzazione, riferisce Schatzer, «I Comuni che non sono in regola, oltre ad avere la seconda rata bloccata, non potranno presentare domanda per il fondo legato all’articolo 5, che riguarda gli investimenti per lavori straordinari». Infine, le due eccezioni. Vengono esclusi dalle sanzioni i Comuni di Fortezza e Salorno. «Abbiamo previsto una clausola ad hoc per i Comuni con oltre il 20 per cento di stranieri tra i residenti. Un fenomeno che riguarda solo Salorno e Fortezza, due realtà che fanno i conti con scuole materne che arrivano ad avere anche il 50 per cento di bimbi stranieri nelle classi», spiega Schatzer. (fr.g.)

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