Concessione A22, i privati devono uscire

Bolzano. «Gran parte delle ultime richieste di modifica dell’accordo per la concessione in house della A22, inoltrate ieri dai soci pubblici attraverso la Regione Trentino-Alto Adige, vedono il...



Bolzano. «Gran parte delle ultime richieste di modifica dell’accordo per la concessione in house della A22, inoltrate ieri dai soci pubblici attraverso la Regione Trentino-Alto Adige, vedono il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aperto a condivisione, con lo stesso spirito costruttivo che ha caratterizzato tutti questi mesi di trattativa sullo schema di intesa. Non così si può dire della modifica relativa all’articolo 42.2, che riguarda la perdurante presenza di soggetti privati nell’azionariato del nuovo concessionario. Si tratta, infatti, di una richiesta che, come diciamo da tempo, è in contrasto sia con la normativa nazionale, per cui andrebbe incontro a una bocciatura della Corte dei conti, sia con il parere rilasciato dalla Dg Grow». E’ quanto si legge in una nota dello stesso Ministero che riprende i contenuti della lettera di risposta al presidente della Regione Arno Kompatscher. In sostanza il Ministero sottolinea nel comunicato ufficiale che i soci privati ancora presenti nella compagine societaria dell’Autostrada del Brennero debbono uscire in via definitiva prima dell’accordo definitivo sul rinnovo e relativo rilascio della concessione.

«Quanto, invece, alla richiesta di vincolare ai territori gli eventuali benefici eccedenti il valore di subentro degli investimenti realizzati e non ammortizzati alla data del 31 dicembre 2018 - si legge ancora nella nota - il Mit sottoporrà alle valutazioni del Cipe, come già inizialmente proposto in occasione della seduta dello stesso Cipe del 28 novembre scorso, la proposta di destinare gli extra-profitti alla realizzazione delle opere previste dall’articolo 8 dell’accordo di cooperazione».

«Invitiamo comunque la Regione - conclude la nota del dicastero di Porta Pia - a trasmettere entro il prossimo 3 maggio il testo dell’intesa con il via libera alle ultime modifiche proposte dal Mit, allo scopo di evitare l’apertura di una procedura di infrazione comunitaria per il mancato perfezionamento dell’accordo. In caso contrario, ci troveremo costretti ad avviare immediatamente gli adempimenti per la gara con cui sarà individuato il nuovo concessionario».

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