Bolzano

“Container abusivi”, Happy Dogs rischia di chiudere

Uno dei pochi centri attrezzati in città per l'educazione cinofila è a rischio. Il Comune: da abbattere


Cristina Pelagatti


BOLZANO. Sono a rischio le sorti di uno dei pochi centri attrezzati per l’educazione cinofila di Bolzano e dintorni. L’Happy Dogs, una vera e propria oasi di socialità per i cani e i loro proprietari, nella zona di campagna che parte dal lungo Isarco destro, potrebbe infatti dover cessare le proprie attività.

A dichiararlo è la proprietaria dell'attività, l'educatrice cinofila Verena Nesticò: «Mi è arrivata una raccomandata dal Comune di Bolzano, entro 60 giorni devo abbattere le strutture che ho sul campo. Farlo vuol dire rinunciare all’attività: senza tettoie per far lavorare i cani all'asciutto o all'ombra dovrei tenere aperto solo in primavera e quando non piove. Con i sacrifici fatti durante il periodo Covid e il calo dell'attività non mi posso permettere di tenere chiuso».

Il problema è rappresentato da una tettoia e due container mobili che si trovano sul campo, dichiarati abusivi. «Ho acquistato il campo l’8 febbraio 2019 e la tettoia e il container c’erano già, ero tranquilla - ha spiegato Nesticò - tra l’altro per la normativa dell’Asl veterinaria è necessario nel centro cinofilo avere una struttura chiusa e riscaldata in cui tenere i cani in quarantena, in caso di epidemia. Ho poi aggiunto un altro container mobile ad uso ufficio e per tenere chiusa al sicuro l’attrezzatura, agricola, per tenere in ordine il campo e cinofila, oltre alla cassa. Non posso metterli in una casetta di legno da giardino come mi è stato proposto. Ho già avuto tre furti di attrezzatura agricola. Cosa dovrei fare? Venire a lavorare portandomi da casa su un camion ogni giorno gli attrezzi per il campo, per i cani e la cassa? Nessuna delle strutture oltretutto è visibile dalla strada».

Il problema illustrato da Nesticò non è facilmente risolvibile per problemi burocratici. La richiesta di Verena Nesticò è quella di un aiuto per trovare una soluzione: «Io chiedo che mi venga proposta una soluzione per poter continuare a fare il mio lavoro in regola. Non sono una delinquente. Rilascio scontrini per la mia attività, pago le tasse, sono a norma per il servizio veterinario dell'Asl. Se avessi saputo che c'erano problemi di abusivismo quando ho comprato avrei fatto scelte diverse. Qui ho investito: ho rifatto l’impianto luci e corrente, ho messo le telecamere, ho sistemato per avere la linea internet, ho quasi risolto il problema del cancello e dei muri del perimetro, che erano anch'essi abusivi, quelli me li fanno condonare, manca una firma. Ora farò ricorso, per dilatare i tempi e cercare una soluzione. Ma è chiaramente un problema di regolamento. Se fossi un agricoltore la tettoria e i container mobili non sarebbero un problema, il centro cinofilo invece si intende evidentemente come un semplice campo senza niente ma non posso addestrare i cani senza una tettoia per ripararli dalla pioggia, dal vento, dal caldo».

I tanti proprietari di cani bolzanini che si sono trovati ad avere a che fare con amici a quattro zampe con problemi, dall'aggressività alla paura, dall'impossibilità a stare soli all'asocialità con gli altri cani, sanno bene quanto sia importante potersi affidare ad un centro di educazione serio, tempestivo nel consigliare soluzioni, con professionisti che lavorano in regola e che non spariscono da un momento all'altro, in un luogo sicuro e non hanno esitato ad esprimere la propria solidarietà ad Happy Dogs .

Fra loro anche l’onorevole Filippo Maturi: “Questo centro svolge un importante ruolo anche a livello sociale. È fondamentale infatti avere consapevolezza del proprio cane, delle sue esigenze, ma anche dei pericoli che può creare a se stesso e agli altri: per questo motivo è tanto importante l’educazione cinofila, che educa cani e padroni”.













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