Conto da 300 mila euro per i vertici Assb

Doppio incarico: la Corte dei conti chiede i danni a Bertoldi e al direttore generale Marcato. L’udienza a novembre


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Quasi 300 mila euro. A tanto - secondo la Corte dei conti - ammonta il danno provocato all’erario e che la Procura contabile chiede a Gherardo Bertoldi, dirigente dell’Azienda dei servizi sociali e in solido al direttore generale dell’ente, Bruno Marcato. L’udienza è fissata per il 20 novembre.

Ma cosa si contesta esattamente al dirigente? Il fatto di aver ricoperto un doppio incarico e quindi di aver percepito una doppia indennità che non gli sarebbe spettata, causando in questo modo un danno all’ente .

L’accusa. «Ciò che emerge dal teorema accusatorio - spiega l’avvocato Monica Bonomini che assieme alla collega Roberta de Pretis difende Bertoldi -è che il mio assistito avrebbe dichiarato dolosamente all’Ordine degli avvocati di svolgere prevalentemente il lavoro di legale per l’ente, per continuare a restare iscritto all’elenco speciale dell’Albo, mentre in realtà avrebbe fatto il dirigente. Le due attività, secondo la Procura, non sarebbero compatibili. Noi siamo convinti di poter dimostrare che tutto si è svolto in maniera regolare e che Bertoldi ha ricoperto in modo ottimale entrambe le funzioni, consentendo all’Assb di risparmiare non certo di spendere di più. Tanto che il direttore generale Marcato a fine 2013 aveva già pronto il rinnovo dell’incarico. Del resto, non poteva che essere così, visto che da quando lavora all’Assb ha sempre ottenuto ottime valutazioni da parte dei superiori che si sono susseguiti nel corso degli anni ».

Secondo il legale anche l’Ordine degli avvocati, sollecitato nel 2006 a fare una verifica sulla posizione del professionista bolzanino, era giunto alla conclusione che non c’era incompatibilità tra i due incarichi.

«Per quanto riguarda poi la doppia indennità - precisa Bonomini - è prevista dal contratto: una è quella dirigenziale e l’altra per l’attività libero professionale. La cosa particolare è che la Procura ha quantificato, per gli ultimi cinque anni, un danno all’erario pari a 292 mila euro. Che è più di quello che il dirigente ha percepito nel quinquennio in quanto il calcolo è fatto sul lordo e non sul netto».

Doppio incarico. Bertoldi per 14 anni è stato contemporaneamente avvocato di Assb e direttore amministrativo dell’Azienda stessa. Alla fine dello scorso anno Marcato aveva già pronto il rinnovo dell’incarico dirigenziale, ma lui non aveva accettato, decidendo di dedicarsi solo all’attività legale. Motivo? «Non c’erano più le condizioni per continuare», taglia corto Bertoldi.

Di più non dice, si sa però che ai vertici dell’Azienda dei servizi sociali ormai da mesi c’è una situazione esplosiva. Tanto che più volte è stato chiesto all’assessore Mauro Randi di intervenire, per rivedere completamente l’organizzazione dell’ente che ha 970 dipendenti e 80 milioni di budget l’anno. Richiesta rinnovata dopo che nell’inverno dell’anno scorso Sabina Galletti, capo dell'ufficio legale - la dirigente nel frattempo ha anche avviato una causa di lavoro nei confronti dell’Azienda: la prima udienza è fissata per gennaio - in documenti inviati alla giunta comunale e ai consiglieri oltre che in esposti alla Corte dei conti, attaccava Bertoldi e la gestione Marcato.

La ristrutturazione. Randi ha risposto facendo una serie di audizioni. La commissione attività sociali del Comune, presieduta da Guido Margheri, ha sentito dipendenti, dirigenti e sindacalisti.

Conclusione? La giunta ha dato tempo fino ad aprile al direttore Marcato per presentare il piano di riorganizzazione dell'Azienda servizi sociali. Un’operazione di ristrutturazione ormai non più rinviabile anche in vista di una riduzione delle risorse per il sociale.

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