Corsi Iceef fasulli con contributi gonfiati 

Accusati di truffa aggravata due bolzanini che però hanno già risarcito totalmente il danno



BOLZANO. Ancora un procedimento penale per presunte truffe legate a contributi pubblici incassati per attività culturali. Questa volta sono finiti davanti al giudice Dorotea Veronesi di 58 anni ed il merito Alvaro Abbondi di 59 anni. Entrambi sono di Bolzano. La prima è finita nei guai in qualità di rappresentante legale “pro tempore” dell’associazione Iceef (istituto europeo di cultura e formazione) con sede in piazza Vittoria a Bolzano. Il secondo è invece il presidente del comitato di direzione della società cooperativa “Akademia” con sede allo stesso indirizzo. Entrambi sono difesi dall’avvocato Flavio Moccia che ieri ha ottenuto un rinvio dell’udienza alle prime settimane del prossimo anno. Per entrambi l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Al centro del caso ci sono alcuni cicli di conferenze riguardanti una sana alimentazione ed alcuni corsi per attività motoria per gestanti. I progetti formativi erano stati presentati nel 2009. Secondo il capo d’imputazione, la coppia avrebbe ottenuto l’erogazione di contributi “mediante artifizi e raggiri” che però sono ovviamente tutti da dimostrare in sede processuale. Nel capo d’accusa si fa riferimento ad un rendiconto spese “ideologicamente falso” che avrebbe indotto in errore la Provincia autonoma di Bolzano ed in particolare l’assessorato alla sanità. All’associazione Iceef fu concesso un contributo di 18.352,13 euro. L’amministrazione provinciale sarebbe stata indotta in errore per una serie di dichiarazioni rese dall’imputata Veronesi che sotenne (con specifica dichiarazione) che l’attività era stata interamente svolta da un’esperta in 12 conferenze. Nella pratica venne anche indicato che gli studenti coinvolti sarebbero stati 530. In realtà i controlli provinciali permisero di accertare che le conferenze effettivamente svolte erano state appena cinque con 184 studenti. Nel capo d’imputazione si parla di indebito profitto. Il coimputato Alvaro Abboni (marito di Dorotea Veronesi) è accusato di aver fatturato all’associazione Iceef servizi “di fatto mai eseguiti”. Un altro ciclo di conferenze fu organizzato con le stesse modalità anche nell’anno 2010. Per alcuni episodi i reati contestati sono già prescritti, per altri la giustizia farà il suo corso. C’è però da dire che ieri mattina gli avvocati dei due imputati hanno depositato agli atti del processo una dichiarazione degli uffici competenti della Provincia autonoma di Bolzano in cui si dà atto che tutti gli importi relativi al presunto danno subìto dalle casse pubbliche sono stati restituiti. Il danno, dunque, è stato interamente risarcito.

(ma.be.)

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