Corso Libertà, rintracciato il «pirata»  

È un bolzanino di 44 anni il guidatore che il 10 febbraio centrò un’auto con la sua Polo e rischiò di investire una donna



BOLZANO. Nella serata del 10 febbraio scorso, in Corso Libertà, era stato protagonista di un episodio che, solo per un miracolo, non aveva avuto esiti tragici. Ma anziché fermarsi, aveva pigiato l’acceleratore della sua Volkswagen Polo ed era fuggito, facendo perdere le sue tracce. O così credeva d’aver fatto. Perché la Polizia municipale di Bolzano, al termine di un certosino lavoro d’indagine, è risalita al “pirata” della strada, un quarantaquattrenne bolzanino. Un insospettabile cittadino - F. M. le iniziali - che nemmeno difronte alle evidenze oggettive, ha ammesso le proprie responsabilità. L’uomo è caduto in contraddizioni e non ha saputo dare spiegazioni plausibili alle ammaccature ancora presenti sulla sua vettura, visto che s’era già preoccupato di sostituire parafango e copricerchio, danneggiati nell'urto. Ma gli elementi raccolti dagli investigatori della Municipale non gli lasciano margini di manovra. In queste settimane, infatti, sono state controllate decine e decine i veicoli e decisiva è stata la collaborazione del personale tecnico dell'Autobrenner che ha fornito agli agenti indicazioni e informazioni determinanti per individuare con precisione modello e serie della vettura. Importantissimo l'impegno degli agenti del Nucleo Infortunistica, che hanno recuperato ed esaminato le immagini raccolte dalle telecamere della zona, oltre ad aver compiuto i controlli in città.

L’incidente era è accaduto attorno alle 22.25 di sabato 10 febbraio: da via Manci era uscita una Polo e s’era immessa su Corso Libertà, svoltando a sinistra. Il guidatore, però, aveva completamente sbagliato manovra, forse affrontando la svolta a velocità troppo sostenuta. Con il risultato che la Polo era uscita “larga” finendo contro la prima vettura parcheggiata sulla destra, all’incrocio, proprio davanti alla Banca Popolare. Dall’auto centrata era appena scesa una donna, ma la fortuna ha voluto che quest’ultima si fosse posizionata sul retro della macchina, con alcuni bagagli. Se lo schianto fosse avvenuto solo una manciata di istanti prima, nel momento in cui stava proprio scendendo dalla vettura, lo schianto avrebbe potuto avere esiti tragici. Ora il quarantaquattrenne bolzanino rischia una pesante sanzione amministrativa per “fuga a seguito di sinistro stradale”, senza contare tutte le conseguente sul fronte assicurativo legate al suo comportamento.

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