Covid, in media ogni famiglia ha speso 2.137 euro in meno

Bolzano. Come prevedibile il Covid ha colpito redditi e consumi anche in Trentino Alto Adige innescando un periodo difficile. Una sensazione prevedibile che viene confermata dai dati diffusi dall’Uffi...



Bolzano. Come prevedibile il Covid ha colpito redditi e consumi anche in Trentino Alto Adige innescando un periodo difficile. Una sensazione prevedibile che viene confermata dai dati diffusi dall’Ufficio Economico di Confesercenti sia su scala nazionale sia regionale.

Nel complesso in Italia sono stati persi 32 miliardi con l’Emilia Romagna (-6,4%) e le Marche (-3,8%) a patire maggiormente. Ogni famiglia, in media, dovrà fare i conti con una contrazione di 1.257 euro rispetto al 2019. A soffrire di più sono i redditi da lavoro autonomo (-13% pari a 40 miliardi) e dei dipendenti privati (-11% pari a 62 miliardi). Più stabile la situazione per i dipendenti pubblici. A questa contrazione è corrisposto un taglio della spesa quasi doppio per maggiore prudenza delle famiglie con una media nazionale di -2.304 euro.

“Necessario dare sostegno alle imprese e puntare ad interventi strutturali per aiutare una ripresa più robusta – le parole della presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise – con l’auspicata riforma fiscale e un buon utilizzo delle risorse del recovery fund”.

In Trentino Alto Adige la stima di reddito 2020 dell’Ufficio Economico di Confesercenti è di 33.829 euro con una contrazione di 1.495 euro rispetto al 2019 pari al -4,2%. Prendendo in considerazione solo il semestre di riferimento del Covid a livello regionale la variazione assoluta della previsione di spesa è di -2.317 euro a famiglia. Confesercenti (basandosi su dati Istat, Svimez e Swg) ha anche analizzato le varie riduzioni semestrali divise per tipologie di spesa individuando in Trentino Alto Adige un -1.316 euro per beni acquistabili in negozio e -325 nella ristorazione. Tra chi è più esposto, dunque, c’è il commercio al dettaglio. Scendendo ancora più nello specifico si calcolano diminuzioni di spesa regionale pari a -53 euro a famiglia per prodotti alimentari e bevande analcoliche, -1.369 euro per i prodotti non alimentari (la cifra più alta d’Italia), -292 euro per abbigliamento e scarpe, -203 euro per mobili, articoli e servizi per la casa (record nazionale) e -265 per ricreazione, spettacoli e cultura.

Federico Tibaldo, presidente provinciale, commenta: “I dati dello studio purtroppo confermano le preoccupazioni già espresse dalla Confesercenti dell’Alto Adige. Considerata la perdita di spesa per famiglia di € 2.317 per le circa 212.000 famiglie dell’Alto Adige, emerge un dato molto grave per la nostra economia: quasi 500 milioni di euro di mancati acquisti e consumi, che vanno a pesare su commercio e ristorazione, con effetti negativi su tutta la filiera produttiva, distributiva e dei servizi, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte attività. Confesercenti Alto Adige è concorde sulle richieste della presidente nazionale a sostegno delle imprese e dell’occupazione. Siamo fiduciosi che anche la Provincia continuerà a sostenere le imprese con provvedimenti mirati”.















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