Cucce ecosostenibili C’è lo shop per cani attento all’ambiente

In via Diaz il negozio che crea collari con materiali di riciclo Un’attività commerciale avviata prima sul web


di Alan Conti


BOLZANO. L'amore per la natura e gli animali trovano un connubio concreto in molti dei prodotti dentro il nuovo negozio “Old Dog” di piazza IV Novembre.

Una nicchia nella nicchia del settore animali domestici che, tuttavia, sta conquistando fette di mercato importanti sia in Italia sia nel mondo. Si tratta più di un’avventura che nasce da lontano rispetto a un’iniziativa estemporanea. Con più certezze che interrogativi.

L'esercizio appena aperto, infatti, è costola diretta del sito “EvilCollar” che dal 2010 rastrella soddisfazioni nell'e-commerce vendendo collari, pettorine e guinzagli personalizzati. U

Un circuito talmente ben riuscito da essersi allargato alle cavezze per i cavalli o l e cucce personalizzate realizzate anche con materiali di riciclo o a basso impatto come la canapa.

La referente è Eva Massa, ma un ruolo importantissimo lo svolge lo zoccolo duro bolzanino dell'attività rappresentato dalla collaboratrice Lucia Pesarin. Non a caso lo sbarco nel commercio concreto, dopo 5 anni, arriva proprio a Bolzano. «Prima facevamo solo i produttori conquistando sul web piazze come Milano, Rovereto, Napoli, Roma o il Triveneto. Abbiamo clienti anche negli Stati Uniti o in Sud America: era il momento di provare anche questa avventura».

Come si emerge, però, in un bacino d'utenza che sembra quantomai ristretto? «La personalizzazione e la resistenza dei materiali fanno la differenza in questi casi. E' stata questa la chiave che ci ha permesso di occupare una richiesta. Se poi parliamo di Bolzano allora siamo una piazza molto fortunata perché il numero di cani è elevatissimo. Poi sono importanti anche le partecipazioni ai concorsi come sponsor e le collaborazioni con le associazioni ambientalista».

Sì, perchè l'impronta verde è evidente e percorre come un filo un po’ tutta l’attività che interessa “Evil Collar”. «Utilizzare materiale di riciclo per i rivestimenti o per i collari ambientali rappresenta anche una sfida e un atto di responsabilità in qualità di produttori. Dobbiamo essere i primi a dare l'esempio. Non a caso abbiamo anche deciso di non usare in alcun caso la pelle».

La passione per Pesarin, in realtà, nasce da lontano e ha radici profonde in quello che è da molto tempo il suo ambitpo professionale. I cani, insomma, li conosce piuttosto bene e con loro anche chi sta dall’altra parte del guinzaglio: i padroni. «Con la mia famiglia abbiamo avuto a lungo un allevamento di Bullshit Terrier ed è stato lì che abbiamo capito come ci potessero essere degli interessanti margini operativi in questo senso. La gente si interessava a questi accessori». Questione di fiuto, insomma, e mai come questa volta calza a pennello.

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